“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Reggina, 11 metri di troppo: dal dischetto Sabiri è ok ma Cicerelli no, la Sampdoria elimina gli amaranto dalla Coppa Italia

di Paolo Ficara – Discreta la prima. Davanti ai 10.000 spettatori del “Ferraris” ed al cospetto di una squadra navigata di Serie A come la Sampdoria, la Reggina dà vita ad una buona prestazione alla prima gara ufficiale in Coppa Italia. Non condita però dal risultato. Un rigore di Sabiri, bestia nera già ai tempi dell’Ascoli, punisce troppo severamente gli amaranto che si sono visti annullare un gol al 79′, per poi sbagliare un rigore dieci minuti più tardi.

LE SCELTE – Inzaghi propone il suo 4-3-3 più simile ad un 4-5-1, fermo restando che sono gli amaranto a fare la partita nella prima frazione. Infortunio per Camporese nel riscaldamento, con Cionek “ripromosso” centrale accanto a Gagliolo facendo debuttare subito Pierozzi a destra. Le mezzali sono il 19enne Fabbian sul centrodestra ed il riconfermato Liotti dopo le ottime impressioni destate a Salerno. Rivas completa a sinistra il tridente leggero assieme a Ricci e Menez. Giampaolo non rischia, con un 4-5-1 in cui l’inventiva è affidata a Sabiri che parte mezzala sinistra, con il solo ed isolato Caputo in attacco.

LAMPI – Quando si tira poco in porta, non si può parlare di bella partita. Nel primo tempo la Reggina dimostra di essere più in palla atleticamente. Liotti sferra il suo sinistro dal limite, Audero è attento. Gara molto maschia, irta di interventi ruvidi: direzione all’inglese da parte della signora Ferrieri Caputi. La Samp si fa viva con un’incornata di Caputo, abbastanza leggibile per Ravaglia che devia in angolo. Stesso destino per una punizione di Sabiri. Tra i vari lampi del match, specie di marca amaranto, quello di maggior classe scaturisce da un tacco di Menez per Rivas.

I CAMBI DI GIAMPAOLO – Inizio frizzante di ripresa, con una buona giocata di Menez non finalizzata da Rivas, oltre ad un gran gesto tecnico di chi non ti aspetti: Pierozzi dribbla a rientrare e poi crossa bene da destra, Liotti da posizione ravvicinata ma angolatissima manda a lato di testa. Poi gli allenatori pescano dalla panchina: nell’immediato, sono i cambi di Giampaolo ad incidere dopo un giro d’orologio. La Sampdoria passa al 4-3-1-2 con Quagliarella e De Luca di punta, la combinazione tra i due viene interrotta da Pierozzi che frana in area sull’ex perugino. Dal dischetto Sabiri al 66′ non dà scampo ad un Ravaglia che aveva intuito.

E I CAMBI DI INZAGHI – Dopo aver già rinfrescato la formazione con gli ingressi di Canotto e Majer per gli stanchi Ricci e Fabbian, mister Inzaghi risponde allo svantaggio con un 4-2-4. Dentro Gori e Cicerelli, quest’ultimo inventa subito un cross sugli sviluppi di un corner: Crisetig sul primo palo incorna alla perfezione, mettendola nell’angolo opposto. Il var fa perdere diversi minuti, prima di sentenziare un fuorigioco di Cicerelli dopo il tocco di ritorno dalla bandierina. La moviola torna protagonista meno di dieci minuti dopo, mostrando alla Ferrieri Caputi il calcetto di Augello e Pierozzi in area. Siamo a un giro d’orologio dal novantesimo, quando Audero battezza il destro ad incrociare di Cicerelli e lo neutralizza in corner.

CIAO COPPA ITALIA – Una Reggina atleticamente in palla ha dimostrato di essere anche ben strutturata fisicamente in difesa e a centrocampo, risultando poco pungente in avanti. Straripante Pierozzi a destra e non doveva nemmeno far parte dell’undici iniziale. Confermata la buonissima impressione per Liotti come mezzala sinistra, adesso che sta per tornare Di Chiara a contendere il posto a Giraudo come terzino. Il turno in Coppa Italia lo passa la Sampdoria col minimo sforzo, alla Reggina resta il doppio rammarico del gol annullato a Crisetig e del rigore parato a Cicerelli. Domenica 12 agosto l’esordio in notturna in casa della Spal, per l’avvio del campionato di Serie B.

Queste le dichiarazioni di Inzaghi a Mediaset nel postpartita: “Siamo partiti il 20 luglio senza un campo, ci siamo dovuti arrangiare. Squadra da completare, oggi abbiamo schierato un 2003. Avevo paura di prendere una goleada, la Sampdoria ha fatto otto amichevoli. Mentre noi abbiamo giocato solo contro i dilettanti e un mezzo torneo. Ci stava stretto anche il pareggio. La nuova società ha trovato le macerie. Ci stiamo rimboccando le maniche. Fabbian ha subito dimostrato quanto sono bravi i giovani italiani”.

SAMPDORIA – REGGINA    1-0

Rete: 67′ rig. Sabiri

SAMPDORIA (4-5-1): Audero; Bereszynski (90′ Murillo), Ferrari, Colley, Augello; Candreva (63′ Verre), Rincon, Vieira (90′ Yepes), Sabiri, Leris (63′ Quagliarella); Caputo (63′ De Luca). A disposizione: Ravaglia, Tantalocchi, Depaoli, Leverbe, Murru, Djuricic, Malagrida. Allenatore: Marco Giampaolo.

REGGINA (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Giraudo; Fabbian (64′ Majer), Crisetig, Liotti (77′ Cicerelli); Ricci (64′ Canotto), Menez (76′ Gori), Rivas. A disposizione: Aglietti, Colombi, Dutu, Loiacono, Situm, Lombardi, Agostinelli. Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno

Ammoniti: Fabbian, Cionek, Canotto

Note: Audero para all’89’ un rigore a Cicerelli.

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