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Codice appalti, il vicepresidente della Campania: “Non condivido allarmismo dell’Anac”

“Non condivido l’allarmismo dell’Anac sugli appalti che sarebbero troppo veloci. Volesse il cielo! Chi ha detto che le cose lente sono oneste e quelle veloci una truffa? Qual e’ il principio della termodinamica che denuncia questo fenomeno?”.

Il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, si esprime cosi’ sul nuovo codice degli appalti e sulle polemiche nate dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri.

“Non condivido che ogni volta che si deve dare un giudizio si debba fare ricorso alla mafia, alla camorra, alla ‘ndrangheta – incalza il vice di Vincenzo De Luca, commentando le dichiarazioni di alcuni sindacati – e’ una cosa che non sopporto”.

Ragionando nel merito del provvedimento, Bonavitacola fa notare che “le cose veloci teoricamente danno meno tempo per fare un imbroglio. L’importante – aggiunge – e’ che siano veloci perche’ sono chiare, perche’ definiscono le responsabilita’”.

Il vicepresidente della Regione Campania non nasconde comunque le perplessita’ sul nuovo testo, ma riconosce anche che “c’e’ un principio importante, quello del risultato, perche’ per la prima volta si da’ un ruolo all’amministrazione che raggiunge uno scopo. Poi – prosegue – c’e’ l’altro principio della fiducia, cioe’ si smette di criminalizzare a priori gli operatori economici e l’imprenditore e si ragiona in termini di fiducia. Poi se uno non la merita gliela tolgo, ma non posso partire col pregiudizio”, conclude.

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