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Alla casa circondariale di Crotone in scena la rappresentazione teatrale “Covidufo” promossa da ‘Universo Minori’

L’ associazione Universo Minori e la presidente dottoressa Rita Tulelli hanno realizzato un’altra brillante iniziativa culturale e sociale, con la rappresentazione di una commedia surreale, “Covidufo”: i Marziani, saputo che sulla Terra c’è il covid, inviano una spedizione scientifica, utilizzando come cavia un essere umano catturato a caso. Questi si rivela un attore, e spiega agli ufo, con operazione di metateatro, le costumanze dell’umanità, tra cui il teatro, “il falso che è più vero del vero”, e che appaiono stranezze agli occhi degli extraterrestri, abituati a un mondo tecnologico, scientista, freddo, razionale. A ben vedere, però, emergerà che i Marziani hanno un cuore, e qualche guaio sentimentale.

La simpatica e pungente commedia, scritta da Ulderico Nisticò, è stata messa in scena da Lucio Falvo. Il luogo e gli interpreti, sono a loro volta sorprendenti: la Casa circondariale di Crotone diretta dalla dottoressa Arrotta e i suoi ospiti detenuti, che, sotto la sapiente, amorevole e autorevole guida del regista, hanno per la prima volta nella loro vita calcato un palcoscenico, ottenendo comunque il massimo successo agli occhi dei loro amici, dei parenti in visita e del personale di polizia e di rieducazione, che hanno molto apprezzato i benefici morali dell’attività teatrale, e la fattiva presenza di Universo Minori.

Lo ha fatto notare la dott.ssa Biscuso, educatrice; e questa spedizione catanzarese in terra di Crotone è stata accompagnata da un’affettuosa nota dell’arcivescovo Maniago, Vescovo di Catanzaro letta pubblicamente.

Ottimo risultato, dunque, e che si è concluso con la reciproca promessa di altre intelligenti iniziative.

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