Il Festival Antonio Vivaldi ha raggiunto il suo apice nel fine settimana appena trascorso con due appuntamenti di grande successo nelle città di Castrovillari e Cosenza, consolidando ulteriormente il legame tra la manifestazione e un pubblico sempre più numeroso e coinvolto. Le serate del 12 e 13 ottobre hanno dimostrato non solo la qualità delle esecuzioni, ma anche la capacità del festival di proporre un’offerta musicale diversificata e culturalmente ricca.
Il concerto di sabato 12 ottobre, tenutosi nella splendida cornice del Castello Aragonese di Castrovillari, ha avuto come protagonista il pianista Piero Rotolo accompagnato dal Talos String Quintet. Il programma, dal titolo “Dal classico al moderno”, ha attraversato secoli di storia musicale con esecuzioni che hanno abbracciato il repertorio classico di Mozart e Beethoven, con trascrizioni di V. Lachner, fino ad arrivare a espressioni musicali più contemporanee. L’integrazione del quintetto d’archi ha arricchito il dialogo musicale, aggiungendo profondità e creando un’atmosfera di grande intensità emotiva, che il pubblico ha accolto con calore. L’unione di pianoforte e archi ha saputo dare vita a una performance raffinata, che ha evidenziato le sfumature delle opere eseguite e lasciato il segno nel cuore degli spettatori presenti.
Il giorno successivo, domenica 13 ottobre, nella suggestiva Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, il pubblico ha potuto assistere a un viaggio musicale senza confini, grazie al programma “Canzoni dal Mondo”. La performance, affidata a un cast di eccellenti musicisti internazionali, ha visto protagonisti il soprano Soyoung Yu (Corea del Sud), il flautista di pan Gina Sandu (Romania), il violinista Madalin Sandu (Romania) e la pianista Margherita Capalbo. Attraverso un repertorio che spaziava da Vivaldi a Debussy, da Caccini a Liszt, e toccava persino le atmosfere moderne di Kurt Weill, la serata ha offerto momenti di pura magia, grazie all’eclettica combinazione degli strumenti e alle straordinarie interpretazioni degli artisti. Il pubblico ha accolto con particolare entusiasmo l’esecuzione del flauto di pan, strumento raro e suggestivo, che ha dato vita a brani come l’Humoresque di Dvorak e la celebre Czardas di Monti, lasciando tutti incantati dalla sua bellezza e dalla sua singolarità.
A questo punto della stagione, il direttore artistico Alessandro Marano ha espresso grande soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti: “Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che il pubblico ha riservato a questa prima parte del festival. I concerti sono stati partecipati e apprezzati, riceviamo continuamente feedback positivi, che ci stimolano a proseguire con ancora più entusiasmo. Stiamo già pensando alla programmazione del prossimo triennio 2024-2026, un progetto che vedrà un’offerta musicale sempre più eterogenea e coinvolgerà artisti di fama internazionale. L’obiettivo è quello di arricchire il panorama culturale del territorio e proporre esperienze artistiche che parlino a un pubblico sempre più vasto.”
Il Festival Antonio Vivaldi proseguirà con il prossimo concerto sabato 20 ottobre alle ore 18:00 presso il Castello Aragonese di Castrovillari, in cui verranno presentati nuovi talenti e nuove proposte artistiche. L’appuntamento successivo sarà domenica 21 ottobre, sempre alle ore 18:00, nella Sala degli Specchi di Cosenza.
Con questi appuntamenti, il festival continua a costruire un percorso di grande qualità artistica, che si distingue non solo per l’eccellenza degli esecutori, ma anche per l’ampia varietà dei programmi proposti, in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più eterogeneo e appassionato.