È IL SOGNO di ogni studente “vendicarsi” del professore più antipatico della scuola, quello che rende odiosa la sua materia, assai poco tollerabile passare ore e ore sui libri a studiarla e, soprattutto, una tortura essere interrogati. Ed è quello che capita ad Alice ed Eva, le protagoniste di “La vendetta”, la commedia di Alessandro Chiappetta messa in scena, per la prima volta, dalla compagnia “Maschera e volto” per la regia di Imma Guarasci.
L’occasione era la celebrazione dei 21 anni della compagnia e infatti il teatro comunale di Mendicino si è riempito di amici, appassionati e sostenitori giunti per augurare ogni bene alla compagnia stessa, presente con in primis il presidente Luigi Gaudio. Torta e spumante per tutti, dopo la chiusura del sipario, sorrisi e brindisi nella speranza che ancora per tanto tempo “Maschera e volto” porterà avanti le sue iniziative legate al teatro e alla cultura con la consueta caparbietà.
Prima, però, gli applausi sono stati tutti per Alice Curia ed Eva Gaudio, le protagoniste della commedia, insieme a Salvatore Battaglia. Le due giovani attrici hanno dimostrato intesa e padronanza del palcoscenico e si sono perfettamente calate nei panni dei loro personaggi, due adolescenti che si ritrovano, quasi per caso, a rapire il loro insegnante più antipatico. Solo che dopo la fase dell’euforia, a base di battute e di selfie, ecco giungere la consapevolezza di averla fatta grossa. Come uscire allora da una situazione grottesca e a serio rischio penale? Gli applausi sono stati la testimonianza del gradimento del pubblico. Azzeccate le scelte registiche che, grazie ai costumi e alle luci, hanno saputo restituire gli stati d’animo delle protagoniste. Prima dello spettacolo da segnalare infine che la scenografa Rosalba Guarasci ha letto il messaggio di Samiha Ayoub per la Giornata Mondiale del Teatro.
A tenere a battesimo il debutto di “La vendetta” anche il presidente regionale della Fita Nico Morelli, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Mendicino, Irma Bucarelli. Lo spettacolo è stato patrocinato dall’Anteas di Cosenza e dal Comune di Mendicino. In teatro anche una mostra di costumi, locandine e premi ricevuti nel corso di questi anni di attività.