Concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Questa l’accusa per la quale la Procura di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito di un’inchiesta che vede 9 persone indagate, tra cui il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo.
Le erogazioni di denaro – ottenute secondo la Procura attraverso una truffa – sono legate al Superbonus 110% per l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico in immobili che, nel caso di Nardodipace, neppure erano dei complessi condominiali (unica possibilita’ per accedere al beneficio statale). Ipotizzata l’indebita erogazione di ingenti risorse pubbliche con pari danno per lo Stato, in un caso per 254.937,674 euro, in altro caso per 517.563,00 euro in favore di una ditta per lavori mai eseguiti oppure effettuati solo in minima parte.
Gli indagati (tra cui Maurizio Maiolo, ex assessore del Comune di Nardodipace, e la moglie Marilena Iacopetta, oltre al sindaco Romano Loielo quale responsabile dei lavori) avrebbero simulato la presenza di condomini con lavori mai eseguiti. Secondo l’accusa, Romano Loielo e Antonella Caraffa (altra indagata) avrebbero asserito falsamente lo stato di avanzamento dei lavori legati al Superbonus ottenendo cosi’ un ingiusto profitto, con l’imprenditore Giuseppe Care’, di Riace (Rc), accusato di aver emesso fatture per prestazioni mai eseguite o incomplete.
Le contestazioni coprono un arco temporale che va dal febbraio 2022 al 10 novembre 2023. Romano Loielo, esponente dell’Udc, e’ stato rieletto sindaco nel maggio 2023.
Due precedenti amministrazioni comunali, guidate da Romano Loielo, sono state sciolte dal Consiglio dei ministri (nel 2011 e nel 2015) per infiltrazioni mafiose.
