«Siamo in campo perché non vogliamo restare indifferenti. Perché siamo convinti che, se vogliamo che le cose cambino davvero, dobbiamo metterci in gioco in prima persona e non restare a guardare o a lamentarci di ciò che non va. L’obiettivo è quello di riportare il nostro paese nel posto che gli spetta di diritto. Fare in modo che Pizzo possa ritornare ad essere il paese che è stato un tempo. E noi abbiamo tutte le qualità per vincere questa sfida».
Apre così il suo intervento, nella partecipatissima iniziativa pubblica di presentazione della lista “Domani è oggi”, il candidato sindaco Emilio De Pasquale, affrontando il “battesimo” della piazza – con la formula dell’intervista da parte del giornalista Ugo Floro – in una manifestazione corale che si è caratterizzata per i toni pacati, la concretezza delle proposte del capolista e dei singoli candidati consiglieri, la qualità dei contenuti. E che è stata salutata da una notevole partecipazione di pubblico nella centralissima piazza della Repubblica a Pizzo. Sul palco allestito per l’occasione, l’intervista al candidato sindaco è stata preceduta dall’intervento dei ragazzi di “Visioni in lab”, il think-tank che supporta la lista “Domani è oggi” nella campagna elettorale che segna il ritorno al voto popolare dopo il periodo di commissariamento seguito allo scioglimento degli organi elettivi di Palazzo San Giorgio.
Con la presentazione di Alessia Corigliano e Lucrezia Pungitore, sono state così esposte le idee, le proposte e le prerogative del giovanissimo gruppo, che lo stesso candidato sindaco ha definito «il vero motore di questa campagna elettorale. Da loro ho ricevuto e ricevo un enorme supporto – ha spiegato -. Sento tutta la responsabilità di questo mandato che mi hanno assegnato e lavorerò esclusivamente affinché un giorno il testimone possa passare nelle loro mani».
L’orgoglio dell’appartenenza e voglia di riscatto nelle parole di De Pasquale. «La cosa che ci ha fatto più male in questi anni è stata sentirci additati come fossimo una comunità mafiosa. Pizzo è tutto meno che una comunità mafiosa – ha affermato -. Questa è una comunità che lavora, legata all’economia del mare e ha un tessuto sociale sano. Ma la legalità non va solo predicata, va soprattutto praticata. E lo si deve fare attraverso un’amministrazione trasparente, partecipata, non chiusa nel palazzo bensì aperta ai problemi della gente. Ed è così che noi amministreremo, perché siamo i più qualificati per farlo, per competenze e voglia di fare. Il nostro programma, non a caso, è improntato all’ascolto dei problemi della gente e la legalità sarà al centro del nostro percorso amministrativo, iniziando dal rispetto delle regole e dall’esempio che verrà da un’Amministrazione rispettosa delle regole. Solo così, tutti insieme cittadini e amministratori, riusciremo a far diventare Pizzo davvero il paese del turismo. Degno della sua nobile storia e della sua grande cultura. Esempio di economia sana e virtuosa, casa di tanti giovani che saranno i veri protagonisti del suo futuro».
Un programma elettorale pragmatico e non utopistico. «Non una scatola vuota – lo ha definito De Pasquale -, ma un programma semplice e concreto, che affronta le problematiche reali vissute quotidianamente dai cittadini, senza promesse di castelli in aria o ascensori irrealizzabili. Siamo convinti che le risposte ai problemi passino dall’innovazione dei processi, della modernizzazione degli interventi, dalla transizione ecologica. Conosciamo le urgenze: la carenza idrica, la depurazione, la gestione dei rifiuti, la viabilità su tutte. E su questo intendiamo lavorare: non serve un “libro dei sogni” ma un programma che offra soluzioni ai problemi reali».
Sanare le finanze comunali per tornare a programmare è una delle priorità del candidato sindaco. «Il nostro è un Comune in dissesto – ha detto De Pasquale – e anche se i commissari hanno fatto tanto e bene, ora bisogna ripartire e intraprendere processi di crescita guardando alla grande opportunità che proviene dal Pnrr. Se ne parla tanto e a volte se ne abusa, ma studiando con attenzione il Piano nazionale ho capito che davvero questa volta c’è la possibilità di fare molto per il turismo, per la cultura, per la digitalizzazione, per l’economia green. Il punto è saper intercettare queste risorse, avere le capacità per farlo con una classe politica qualificata e competente. Come la nostra».
Grande attenzione alle politiche sociali. «Da più di 30 anni, per la mia attività professionale da responsabile del Sert, vivo giornalmente i drammi e le emergenze che esistono nel tessuto sociale del nostro paese. Bisogna dare sollievo a chi ne ha bisogno e fare in modo che il Comune non sia percepito un ente vessatorio ma come un’istituzione capace di andare incontro a chi vive un disagio. Che tiene in dovuta considerazione la situazione delle famiglie, di chi è in difficoltà, dei soggetti fragili come anziani, bambini e disabili. Che offre loro sostegno e servizi. E che, soprattutto, è in grado di commisurare il carico tributario in base alle loro condizioni oggettive. Dobbiamo conciliare la necessità di una giusta riscossione con l’attenzione alle fasce più deboli in una politica amministrativa sana, non oppressiva. Una politica inclusiva, dei tanti e non dei pochi».
Più volte interrotto dagli applausi, all’intervento del candidato sindaco è seguita quindi la presentazione dei dodici candidati consiglieri della lista “Domani è oggi”. Ciascuno portatore di esperienze, competenze, professionalità e proposte programmatiche specifiche per la rinascita della comunità di Pizzo. «Con soddisfazione posso definirla una grande squadra – ha affermato De Pasquale riferendosi ai suoi candidati -. Un grande mix di gioventù ed esperienza che ci ha permesso di costruire in poco tempo la visione condivisa di un progetto di riscatto per la nostra Pizzo. Sono tutte persone con una formazione professionale e con esperienze importanti alle spalle, che si compendiano in maniera esemplare. Oggi – ha concluso Emilio De Pasquale – posso dire con grande orgoglio e convinzione che noi andremo ad amministrare e faremo risorgere il nostro amatissimo paese».