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Nuova iniziativa per il recupero delle donne detenute in Calabria: una sezione femminile nel carcere di Laureana di Borrello. Al via la proposta del Garante regionale

Il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Avv. Luca Muglia, insieme alla Presidente della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna, Prof.ssa Anna De Gaio, hanno inoltrato una proposta congiunta al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma e al Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro per l’istituzione di una sezione dedicata alle donne detenute presso la Casa di reclusione a custodia attenuata di Laureana di Borrello.
Questa proposta nasce dall’importanza di offrire alle donne attualmente detenute nelle strutture di Reggio Calabria e Castrovillari la possibilità di accedere a un regime di custodia attenuata in un istituto che si distingue come modello per l’innovazione e l’efficacia dei programmi riabilitativi e di reinserimento sociale. La richiesta risponde all’obiettivo di garantire pari opportunità anche all’interno del sistema penitenziario e di assicurare condizioni dignitose e percorsi formativi efficaci, unanimemente riconosciuti tra i più validi a livello nazionale.
Nel corso di un’audizione tenutasi l’11 ottobre presso il Consiglio regionale, il Garante e la presidente De Gaio hanno valutato e condiviso la proposta – presentata dalla commissaria Francesca Porpiglia – di una sezione femminile all’interno dell’istituto di Laureana di Borrello. Tale istituto, infatti, noto sul piano nazionale per l’eccellenza delle sue attività di recupero e formazione, rappresenta un modello virtuoso per lo sviluppo di progetti penitenziari innovativi volti alla riabilitazione ed al reinserimento sociale, di cui dovrebbero beneficiare anche le donne detenute.
Il Garante e la Presidente della Commissione esprimono fiducia che la proposta possa ricevere la dovuta attenzione e valutazione da parte delle autorità competenti, affinché si possano compiere passi concreti verso l’effettiva tutela dei diritti e delle pari opportunità all’interno degli istituti penitenziari della Calabria.

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