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Neo Pedia: un convegno su neonatologia e pediatria in ricordo del prof. Antonino Nicolò

La location scelta per il mio convegno ha un significato profondo. È qui ad Altafiumara che, tanti anni fa, ho avuto l’onore di conoscere il dottore Nino Nicolò. Non è un caso che abbiamo scelto questa sede per il congresso, perché è proprio qui che la sua presenza e il suo spirito hanno segnato indelebilmente il mio cammino professionale e umano.

Il dottore Nicolò era, prima di tutto, un uomo che metteva i piccoli pazienti al centro di ogni suo gesto, di ogni sua decisione. Ogni bambino che entrava nel reparto trovava in lui non solo un medico eccezionale, ma un difensore instancabile del loro benessere. Non c’era situazione troppo complicata, non c’era notte troppo lunga: il dottore Nicolò era sempre presente, con il cuore e con la mente, a garantire che ogni bambino ricevesse le cure migliori possibili.

Ma il suo impegno non si fermava qui. Aveva un rispetto profondo per i genitori dei suoi piccoli pazienti, trattandoli tutti con la stessa attenzione e dignità, senza mai fare distinzioni di ceto sociale o di mezzi economici. Sapeva quanto fosse importante per una famiglia avere un medico che non solo curasse, ma ascoltasse e rassicurasse, rendendo ogni persona parte del processo di guarigione.

Con noi colleghi, il dottor Nicolò era sempre una presenza disponibile e rassicurante. La sua preparazione professionale era impeccabile, e tutti noi sapevamo che potevamo contare su di lui nei momenti di difficoltà. Non lasciava mai nessuno solo di fronte a una scelta difficile, e ci incoraggiava sempre a crescere, a imparare, a fare di più. Una frase che ancora oggi mi risuona nelle orecchie, e che credo rappresenti perfettamente il suo modo di essere, è: “La responsabilità me la assumo io”. Era un leader nel vero senso della parola, capace di prendersi carico delle situazioni più complesse, sollevando gli altri dal peso dell’incertezza e della paura.

Il reparto guidato dal dottore Nicolò non era solo un luogo di lavoro, era una famiglia. Lui sapeva come creare un ambiente di affiatamento tra tutti noi, dai medici agli infermieri, fino al personale ausiliario. Condividevamo le fatiche, le difficoltà, ma anche i momenti di gioia e soddisfazione. Questo spirito di unità e collaborazione era una delle sue più grandi eredità, e ancora oggi ne sentiamo l’impatto.

Oggi ricordiamo non solo un grande medico, ma anche un grande uomo, un marito, un padre e un nonno che, nonostante i mille impegni della sua vita professionale, non ha mai trascurato ciò che per lui era più importante: la sua famiglia. Spesso, nei momenti di pausa o durante una conversazione tra colleghi, ci parlava con orgoglio e affetto della sua adorata moglie, dei suoi figli e dei suoi amati nipoti. Erano loro il suo vero centro, il suo equilibrio, e questo ci ricordava costantemente quanto fosse fondamentale mantenere il legame con i propri cari, anche nelle vite più impegnate.

Mentre oggi ci riuniamo per onorare la sua memoria, è per me un privilegio poter esprimere, a nome di tutti noi, il nostro più profondo affetto e la nostra eterna gratitudine alla sua famiglia, che ha condiviso con noi un uomo così straordinario.

Per concludere, desidero consegnare un segno del nostro affetto alla sua amata moglie, che è stata la sua compagna di vita, la sua forza e il suo sostegno. Che questi fiori possano portare un po’ di conforto e ricordare quanto il dottore Nicolò sia stato amato e apprezzato da tutti noi.

Grazie, dottore Nicolò, per tutto ciò che ci hai dato. Continueremo a onorare la tua memoria, ogni giorno, nel nostro lavoro, nelle nostre vite e nei nostri cuori.

 

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