Si è tenuta stamattina la riunione della Commissione Controllo e Garanzia convocata dal Presidente Massimo Ripepi per votare sulla Relazione conclusiva, dove risultano acquisiti documenti e contributi, dichiarati in Commissione, sulla mancata costituzione di parte civile del Comune nel Processo Miramare.
Il documento della minoranza consiliare – si legge in una nota dei consiglieri comunali del centrodestra – è una pesantissima ma obiettiva lettura degli atti e sarà inoltrato a diverse Autorità (Procuratore della Repubblica, Ministro degli Interni, Prefetto, Presidente ANAC, Procuratore Regionale della Corte dei Conti, Presidente della Corte dei Conti Calabria), perché accertino responsabilità ed assumano solleciti e drastici provvedimenti.
La maggioranza consiliare presente ai lavori della Commissione, preso atto della Relazione conclusiva, firmata dai consiglieri di minoranza, che hanno dato prova di determinazione e solida compattezza, si è immediatamente dematerializzata con l’improvviso abbandono della seduta: nulla di più di un espediente per fare mancare il numero legale, che comunque tradisce il tangibile disorientamento delle truppe a sostegno dell’amministrazione ancora in carica.
Il solo Consigliere Carmelo Versace – prosegue il comunicato della minoranza -non ha perso la calma: rimasto al proprio posto, ha eccepito la intempestiva convocazione della riunione, che il Presidente Ripepi ha già nuovamente convocato per il prossimo martedì 4 aprile.
I Consiglieri di Opposizione così commentano l’accaduto: “Al di là dei formalismi procedurali, il dato politico è impressionante, perché consegna all’opinione pubblica cittadina il fuggi fuggi generale di chi dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, nell’interesse generale, e che continua invece a rendersi funzionale al mantenimento di interessi di pochi”.
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Il Presidente Ripepi, dal suo canto, si è così espresso: “Ringrazio i colleghi di opposizione per il qualificato ed intelligente impegno di questi mesi, che porterà, Martedì prossimo, un contributo di chiarezza e trasparenza. L’obiettivo è che tutti a Reggio possano sapere se i “topi”che oggi sono scappati dalla nave che affonda decideranno, con rinnovato senso di responsabilità, di denunciare i gravissimi fatti emersi dall’indagine consiliare, prendendone le distanze, e dichiarandosi pronti a collaborare con le altre Istituzioni; oppure, al contrario, se assumeranno condotte fiancheggiatrici e di copertura”.
“In conclusione – dichiara Massimo Ripepi – ritorna prepotentemente attuale il pensiero di Abramo Lincoln, già in passato approssimativamente citato dal sindaco sospeso: potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo”