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Da bene confiscato a centro antiviolenza: nasce a Cinquefrondi “La Casa di Roberta”

centro antiviolenza la casa di roberta“Dopo mesi di lungo ed attento lavoro, oggi, il Comune di Cinquefrondi, ha inviato ufficialmente la Proposta di Progetto inerente al Bando del PNRR: “Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU” con la progettazione della costruzione di un Centro Antiviolenza intitolato: “La Casa di Roberta – Volare Via dalla Violenza”. Un progetto nato dal lavoro sinergico dei tecnici dell’Ufficio dell’Ente, da tecnici esterni e dalla collaborazione, tramite protocollo di intesa con la Fondazione Roberta Lanzino, firmato già nel 2020″. È quanto descrive il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, e l’assesora alla Parità di Genere, Giada Porretta.

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“L’obiettivo sociale dell’intervento – spiegano – è quello di contrastare la violenza contro donne e minori, apportando legalità in un fenomeno complesso che coinvolge tutta la società. Si mira ad offrire, alle vittime di violenza, accoglienza, ascolto, supporto all’inserimento sociale e lavorativo, promozione e sensibilizzazione del problema presso la comunità del comprensorio”.

“Il Comune di Cinquefrondi, già da anni, ha iniziato il percorso di valorizzazione dei beni confiscati inserendoli all’interno di un progetto di rigenerazione urbana, prendendo la gestione di un edificio in una delle zone più commerciali della cittadina.

La necessità – concludono – di realizzare una struttura di accoglienza e di formazione per i più deboli della comunità della Città Metropolitana di RC e della Regione, quelli sottoposti a violenza di genere, nonché di promozione e sensibilizzazione dei cittadini”.

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