La Segreteria Unarma si congratula con il Brigadiere Gianrocco Tievoli e con il Carabiniere Gioacchino Fazio, Militari in servizio alla Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Crotone, premiati con l’encomio solenne tributatogli dal Comandante Interregionale Culqualber, Generale Corpo d’Armata Giovanni Truglio, durante cerimonia solenne avvenuta lo scorso 23 febbraio alla presenza degli Ufficiali del Comando Provinciale crotonese e ad altre Autorità.
L’encomio solenne di cui i due colleghi sono stati insigniti, si riferisce alla meritoria attività di soccorso durante gli eventi passati alla storia come “la strage di Cutro (KR)”, quando tra i primi soccorritori, non esitarono a gettarsi nelle acque del mare in tempesta per dare aiuto ai pochi migranti rimasti in vita dopo il naufragio della carretta del mare che li aveva portati ad approdare in Italia provenienti dal Nord Africa.
Gli eventi della notte del 26 febbraio 2023 furono oggetto del tempestivo ed incisivo intervento di Questa Associazione Sindacale, che nel sottolineare già all’epoca la professionalità dei due colleghi, segnalava alla loro scala gerarchica l’eroico gesto, auspicando la giusta premialità oggi tributatagli dal Comandante Interregionale dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Giovanni TRUGLIO, che qui cogliamo occasione di ringraziare per la sensibilità dimostrata.
Proprio l’evento del tristissimo naufragio di Cutro ci consentì all’epoca di segnalare la professionalità dei Reparti del crotonese, che nonostante il contingente problema di organico, non avevano mancato nemmeno in quella triste occasione di distinguersi in maniera così plateale ed importante.
Nell’unirci al plauso formalizzato dal Generale Truglio ai due militari, questa Associazione Sindacale, a pochi giorni della conferma sulla “rappresentatività” riconosciutagli dopo la conta romana dei propri associati ed iscritti, rivolge l’invito a tutta la scala gerarchica di porre sempre maggiore attenzione verso quei territori dove il Carabiniere ancora soffre la carenza negli organici dei Reparti, sicuri che non debbano essere solo le gesta eroiche di pochi a dover contribuire ed innalzare il livello e la qualità dell’intervento dell’Arma dei Carabinieri in situazioni di contingente emergenze, ma si debbano invece ponderare più oculate gestioni delle risorse umane, in particolar modo di quei presidi della “periferia italiana” caratterizzati, come nel caso del crotonese, da endemici problemi connessi alla forte permeazione della criminalità comune ed organizzata, nonché da problemi connessi ai flussi migratori che interessano quei territori.