L’Acqua e il suo futuro, che è poi il futuro di tutti noi, sono stati il fulcro della tavola rotonda che si è tenuta lunedì pomeriggio a Cerisano; un’iniziativa di importanza apicale, fortemente voluta dal Sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia, che ha costituito un punto di partenza verso una meta ambiziosa: un ciclo dell’acqua più efficiente, sostenibile, moderno. Il tardo pomeriggio cerisanese, nel magnifico Palazzo Sersale, è stato arricchito di contenuti rilevanti e originali dalla competenza dei relatori, nello specifico Gerardo Calabria, sindacalista della CISL di Cosenza, Francesco Gatto, Segretario della Filctem CGIL Calabria, Vincenzo Celi, Segretario della Uiltec UIL Calabria, Matteo Lettieri, Segretario Provinciale del PD di Cosenza e Sindaco di Celico, Lucio Di Gioia, Sindaco di Cerisano, Katya Gentile, Consigliere della Regione Calabria – il Senatore Fausto Orsomarso, il cui intervento era in programma, è stato impossibilitato a partecipare, così come Michele Sapia, Segretario Generale della CISL di Cosenza -, nonchè dall’acribia della moderatrice Annamaria Palummo, Presidente dell’Assemblea Regionale della Filctem CGIL, e da alcuni articolati interventi provenienti dal pubblico presente nelle Sale Gemelle del maniero cerisanese. Il convegno, in particolare, ha inteso declinare, con un approccio dialettico, il ruolo centrale del Servizio Idrico Integrato nella nostra quotidianità, sia da un punto di vista prettamente tecnico sia da un punto di vista squisitamente sociale, partendo dagli elementi costitutivi della Legge Galli oggi applicata ancora solo parzialmente in Calabria, e focalizzando l’attenzione sul campo d’azione di Arrical e Sorical e, da qui, sugli elementi di criticità che rendono il Servizio non rispondente alle esigenze della popolazione calabrese.
Cerisano, il cui territorio occupa una posizione strategica, con le sue tre sorgenti e con il suo Impianto di potabilizzazione, contestualmente al Servizio Idrico Integrato calabrese, si è posto all’avanguardia inerentemente all’analisi di tale problematica; un’analisi che è il primo passo verso quell’opera, lunga, ardua ma possibile, di risoluzione della questione, nel cui ambito i Comuni,
dovranno appropriarsi del proprio ruolo.