“Pur di muovere gratuite critiche alla prestigiosa stagione riformista che ha costruito Rende, si ricorre ad ogni bugia ed esagerazione. Negli ultimi giorni, per giustificare le scelte fatte in materia di efficientamento energetico, utile in alcune parti del territorio, ma condotto con procedure discutibili e con una spesa che appare esagerata rispetto alle reali necessità, oggi l’azione demolitrice investe i lampioni a “quattro palle” che hanno dato luminosità e gradevole arredo urbano alla città. Dire oggi che i lampioni fanno una luce insufficiente è assolutamente falso. Basta, ad esempio, girare di notte sulle due ex SS19, oppure in via Repaci, oppure in via Quasimodo, per verificare che i lampioni, pur in mancanza di ogni minima manutenzione da almeno dieci anni, danno buoni risultati in termini di luminosità, eppure alcuni risultano danneggiati e non funzionanti.
Noi non abbiamo messo mai in discussione l’esigenza di procedere all’efficientamento energetico. Abbiamo posto, però, delle domande precise alle quali non è stata data alcuna risposta. La prima domanda ha riguardato la richiesta di conoscere le ragioni per cui non si è scelta altra strada, meno costosa, per procedere all’efficientamento energetico, dal momento che, operando in modo diverso rispetto all’iniziativa della giunta Manna, il Comune avrebbe ugualmente raggiunto l’obiettivo mantenendo, nel contempo, la disponibilità dei sette milioni di euro dell’Agenda Urbana, da utilizzare per altre necessità del territorio. Strategia che noi più volte abbiamo proposto in sede istituzionale.
La seconda domanda che abbiamo posto, e la conseguente critica, è che all’efficientamento energetico non si è proceduto quale elemento di una più ampia strategia per l’innovazione del settore dell’energia; più ampia strategia consentita, certamente, dalle opportunità offerte dall’Europa, che per essere ben utilizzate avrebbero avuto bisogno di amministratori con una visione di dove si vuole portare in futuro questa città. Visione che Manna e i suoi consiglieri comunali hanno dimostrato, in dieci anni, di non avere.
E’ assolutamente demenziale, inoltre, sostituire l’impianto di illuminazione del Viale Parco/Principe, realizzato nel 2009 e tuttora in piena efficienza, per come chiaramente appare guardandolo dalla superstrada per la Sila. Ci corre l’obbligo, infine, di fare una facile previsione. Sulla base delle scelte tecniche operate e sulla conseguente sperimentazione eseguita in alcuni parti del territorio, c’è un rischio fortissimo che in futuro la città appaia poco illuminata e certamente triste”.
Così in una nota la Federazione Riformista di Rende.