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L’Amministrazione Comunale di Cosenza sulla grave crisi idrica in atto: “Non è più ammissibile per i nostri cittadini”

“Nella giornata di ieri, a causa di lavori improcrastinabili alla condotta dell’Abatemarco, Sorical ha interrotto la portata idropotabile nella città di Cosenza”. E’ quanto afferma in una nota l’Amministrazione Comunale.
“Ciò – proseguono gli amministratori della Città dei Bruzi – ha inevitabilmente causato ulteriori difficoltà ai cittadini, già molto provati da una annosa e grave criticità idrica in corso. La città di Cosenza e i Comuni alimentati dal sistema Abatemarco, ormai dal 2017, vivono una crisi strutturale nei periodi di settembre, ottobre e novembre che vede la Sorical ridurre le forniture. A Cosenza quest’anno la Sorical ha attivato 3 riduzioni del 10% cadauna per un totale di 85 l/s, comportando un disagio alle forniture in città.
L’aggravante è che vengono ordinate chiusure anticipate ed immediate (senza alcun preavviso) dell’alimentazione dei serbatoi Merone e De Rada che vengono serviti direttamente dal serbatoio di Cozzo Muoio gestito da So.Ri.Cal.
Per affrontare compiutamente questa situazione il sindaco Franz Caruso ha chiesto a S.E. il signor Prefetto di Cosenza la convocazione di un tavolo tecnico alla presenza di So.Ri.Cal., della Regione Calabria e dei Sindaci delle comunità servite dall’Abatemarco. E’ necessario, infatti, che si spieghi ai cittadini come Sorical  possa affermare  che le riduzioni operate sono solo del 7% e cosa si è fatto per evitare il ripetersi di tale crisi. Le risposte che ci attendiamo da  Sorical  e dalla Regione Calabria  sono volte anche a sapere se  persistono risorse  finanziarie pari a  10 milioni di euro destinati al sistema Abatemarco, ritenuto necessario per ridurre le difficoltà di approvvigionamento, di cui oggi non si conosce lo stato dell’arte o se addirittura queste risorse  sono state definanziate e che fine ha fatto il finanziamento di 25 milioni di euro che, nel 2017 sulla base di un accordo   tra Sorical e Abatemarco alla presenza del Prefetto dell’epoca, dovevano essere destinati per rigenerare la rete, con l’obiettivo di sgravare le difficoltà del sistema Abatemarco,  che  oggi risulta destinato ad un progetto messo a gara  come semplice Opera pubblica e non per come prefissato”.
“Non è più ammissibile – conclude la nota dell’Amministrazione Comunale – che i cosentini subiscano gestioni di riduzione di acqua improvvise ed anche discutibili, per cui sulla questione è indispensabile e doveroso fare chiarezza immediata”.
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