«C’è un legame profondo tra questi luoghi e “mondi”, accomunati sul piano culturale, linguistico e delle tradizioni. Oggi vi scrivo dall’altra sponda del mare Adriatico, che più a sud diventa Ionio. Al teatro Petro Marko di Vlorë, nel distretto di Valona, ho partecipato ad un convegno su sviluppo turistico, rigenerazione urbana, bellezza e quindi ricchezza dei Comuni, intitolato « My city is my home. Cities leading The future», La mia città è la mia casa. Città che guidano il futuro, organizzato dal governo albanese».
Così la Presidente della Provincia di Cosenza, che dalla terra d’Albania ha voluto sottolineare il filo vigoroso che lega questi due mondi sul piano culturale ma anche socio-economico e umano: «fra i suoi 150 Comuni, la Provincia di Cosenza ne conta ben 21 arbëreshë – ha sottolineato la Succurro – e dunque la vicinanza e la fratellanza fra le due comunità sono antiche e forti. Con il premier albanese, Edi Rama, presente insieme al proprio vice Arben Ahmetaj e a diversi ministri del suo governo, abbiamo intensificato i rapporti istituzionali. L’obiettivo comune è avvicinare ancora di più le nostre terre e i nostri popoli. Vogliamo portare avanti, insieme, progetti in ambito turistico, imprenditoriale ed economico. Ciò per crescere nello scambio reciproco e per sostenere le potenzialità turistiche e culturali della Provincia di Cosenza e dell’area arbëreshë, derivanti dall’incanto dei luoghi, dalla loro storia e dalle rispettive tradizioni, straordinarie».
Dalla Provincia di Cosenza all’Albania, un viaggio affascinante e quasi mistico che mette al centro la storia e la cultura, la tradizione e i riti delle civiltà albanofane e di quelle calabresi. Un intreccio straordinario di umanità e di popoli, una lingua da tutelare, un Ente – la Provincia di Cosenza – che può e vuole avviare progetti sinergici fra le comunità italo-albanesi.
Al convegno, moderato da Fate Valej, hanno partecipato anche i sindaci di Tirana, un sindaco kosovaro e i primi cittadini di Civita, Alessandro Tocci, di Frascineto, Angelo Catapano, di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo, di Brindisi, Riccardo Rossi, e della greca Giannina, Filippos Filios.
«Mi arricchisco ogni volta che partecipo a un confronto costruttivo. E da donna gioisco, se può portare bene alla nostra comunità», la chiosa di Rosaria Succurro.