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Università, Capellupo: “La città di Catanzaro vittima di una pessima classe dirigente del suo ateneo”

“Nell’impegnativo e difficile percorso di rilancio su cui è avviata la città di Catanzaro, l’università Magna Graecia rischia purtroppo di essere parte del problema e non parte della soluzione. Troppi segnali ci dicono che l’Ateneo catanzarese ha tradito il rapporto con la città e, quel che è più grave, ha tradito anche il rapporto con se stessa. Né a smentire questo, che appare un dato di fatto, possono valere alcune recenti dichiarazioni del rettore Cuda, che sembrano avere più il sapore dell’atto riparatorio, della desolante pezza peggiore del buco, lì dove tutto si riduce addirittura alla mancanza di qualche autobus. Piuttosto ci piacerebbe sapere chi dovrebbe occupare tutti i nuovi spazi annunciati in più occasioni dal rettore, posto che il numero degli studenti cresce in ragione della crescita dell’ateneo ma di questa crescita non c’è traccia, né al Campus, né altrove in città. Scienze della formazione, sebbene comunicata, non è partita, il centro storico attende ancora i tirocinanti all’auditorium Casalinuovo, così come attende un importante corso di laurea, al netto di psicologia forense che occupa gioco forza locali vincolati a un contratto di affitto. E non va meglio all’interno del Campus.
Dove sono dunque le prospettive di crescita? Qui siamo piuttosto in presenza di una fuga, quella dell’università dai suoi stessi impegni. Fuga a cui si aggiunge quella, triste e sconfortante, di un luminare della cardiologia come il professore Ciro Indolfi che con il suo addio a Catanzaro sembra voler aprire una strada favorita da un governo regionale filo cosentino ed Unical. Dimostrazione plastica dell’assenza di prospettiva per l’UMG, del suo indebolimento, avvenuto con la complicità della politica, a cominciare da quella pervicacemente attuata dal presidente Occhiuto, che, a dispetto di qualche isolata parentesi benevola, non dimostra alcuna vicinanza al Capoluogo di regione”.
Lo afferma in una nota il consigliere comunale Vincenzo Capellupo.
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