Gianmichele Bosco, consigliere eletto nella lista “Cambiavento”, è il nuovo presidente del consiglio comunale. Lo ha eletto a maggioranza assoluta l’assemblea convocata per questa mattina. Per conoscere il vice presidente, occorrerà invece attendere una nuova seduta visto che nessun consigliere ha raggiunto il quorum richiesto. Il consiglio comunale ha anche eletto la commissione elettorale comunale, organismo di cui il sindaco è membro di diritto e ne esercita le funzioni di presidente, che possono tuttavia essere delegate. Componenti effettivi sono stati eletti: Alessandra Lobello (Catanzaro Azzurra), Antonio Barberio (Catanzaro al Centro), Igea Caviano (PD). Componenti supplenti sono stati eletti: Emanuele Ciciarello (Progetto Catanzaro), Danilo Sergi (Movimento Cinquestelle), Raffaele Serò (Io Scelgo Catanzaro).
Il discorso di insediamento:
“Signor sindaco, signori consiglieri, signori assessori. Sono emozionato nel rivolgermi oggi, in quest’aula, a tutti voi cittadini.
Ringrazio il nostro sindaco Nicola fiorita e tutti voi colleghi consiglieri per la fiducia accordatami, ringrazio la mia famiglia e la mia compagna e tutti coloro i quali hanno creduto in me; con pari sincerità, ringrazio anche chi con scelta ugualmente rispettabile, si è espresso diversamente. Onorerò il mio impegno con la massima imparzialità e il massimo rigore. Rivolgo inoltre il mio saluto al presidente Marco Polimeni che mi ha preceduto in questo importante incarico e al presidente ad interim Eugenio riccio.
Saluto il prof consigliere Valerio Donato per il contributo di grande prestigio che sono certo darà in quest’aula. Quello del presidente del consiglio è un ruolo di grandissima responsabilità che mi accingo a ricoprire garantendo il massimo impegno, la massima dedizione, il rigoroso rispetto di tutti i consiglieri. Immagino un rapporto assolutamente alla pari con tutti senza alcun tipo di pregiudizio derivante dall’appartenenza politica. Rivendico con orgoglio i miei valori e ciò in cui credo ma il ruolo che mi accingo a svolgere sarà proprio in ragione di quegli stessi valori rigoroso e rispettoso del peso istituzionale che questo ruolo richiede.
Per queste stesse ragioni ritengo indispensabile il superamento di tutte le divisioni che hanno caratterizzato la campagna elettorale: il momento storico che stiamo vivendo, con le sue incertezze, con le difficoltà legate all’emergenza sanitaria e le sue conseguenze, con l’aria di guerra che avvolge il nostro paese, impone a tutti noi che ci sia coesione è un orizzonte comune. Ho avuto il piacere di far parte di questa assise nel complesso ruolo di consigliere di opposizione che ho cercato di onorare nel migliore dei modi. Ho avuto il piacere di farlo con l’attuale sindaco e con altri consiglieri che oggi vedo in quest’aula. Ricordo con piacere le dispute con il consigliere Battaglia o con il consigliere Pisano. Perdonerete la mia emozione di rivolgermi oggi a questa assemblea.
Il mio impegno di cittadino nella vita pubblica, condiviso con tante altre persone, ha avuto inizio dalla difesa del territorio e dei beni comuni. Non vi nascondo che, nel ripensare a questo percorso, a come è nato, a quanto sia stata inaspettata la strada su cui mi ha condotto, la giornata di oggi assume un significato che umanamente mi tocca. Un percorso politico iniziato al di fuori delle istituzioni e proseguito nel 2017 nelle file del movimento Cambiavento. Un movimento composto da uomini e donne che hanno creduto e credono, ora più che mai, in una città che abbia una visione nazionale e internazionale, degna di un capoluogo di regione, che prenda le distanze dalla politica provinciale che ha relegato la nostra città agli ultimi posti delle classifiche nazionali. L’obiettivo è quello di costruire un rapporto diretto con i cittadini e le cittadine, di annullare le distanze con le Istituzioni e di far sì che la casa comunale sia realmente considerata “la casa di tutti“.
Catanzaro e ricca di ponti che per noi non possono e non devono rappresentare esclusivamente delle infrastrutture bensì segni tangibili di un reale e sostanziale contatto tra gli abitanti della città. È necessario lavorare per abbattere gli squilibri sociali che in questi anni si sono intensificati ed è compito di tutti noi procedere in tale direzione. Il lavoro da fare è notevole; è necessario che l’aspetto sociale, culturale, educativo, economico e comunicativo sia prerogativa dell’amministrazione. Mi piace quindi immaginare questa assise, come istituzione pensante, come istituzione culturale che si interroghi su cosa deve fare, capace di guardare con attenzione i cittadini che per qualsiasi ragione sono rimasti indietro, capace di ridurre quelle istanze che purtroppo provocano condizioni di diseguaglianza sociale e culturale. Ogni individuo che non riesca a vivere un esistenza dignitosa, in quanto persona, è responsabilità di tutti noi. È solo ritrovando lo spirito di “essere comunità“ in cui nessuno debba rimanere solo, indietro rispetto agli altri che, con ancor più convinzione, possiamo tendere verso valori di giustizia sociale che mettano al centro i temi del lavoro, della tutela della salute e del superamento di ogni forma di diseguaglianza.
Dobbiamo aprire ancor di più quest’aula ai cittadini, sia in senso fisico sia valorizzando gli istituti di democrazia diretta collaborando in modo orizzontale con tutte le realtà associative e comitati che da anni lavorano nel nostro territorio e che troppo spesso hanno cercato di sopperire all’inefficienza dell’amministrazione. È pertanto necessario un lavoro sinergico e costante con tutte le realtà esistenti per poter realizzare tutti insieme quella grande Catanzaro di cui spesso si parla. Una città che possa finalmente essere ambiziosa. Solo così potremo rendere grande Catanzaro, solo così potremo dire con forza che siamo capoluogo di regione! Solo così potremmo avere una Catanzaro più giusta, più equa e solidale. Auguri di buon lavoro a tutti noi!“.