“La paventata assenza del lunapark nelle festività di Sant’Antonio e dei Santi Patroni Pietro e Paolo, scongiurata in extremis, ma pagata a caro dazio a causa della forzata rinuncia di buona parte dei giostrai, e l’installazione al fotofinish e molto ridimensionata delle luminarie, segnano un’altra pagina opaca dell’esecutivo lametino che richiede un chiarimento urgente da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale”. E’ quanto sostiene Rosy Rubino, consigliera comunale di Fratelli d’Italia e componente della commissione Attività produttive. “Vorremmo capire – osserva Rubino – quale motivazione di carattere burocratica abbia ostacolato fino all’ultimo l’installazione del luna park. Purtroppo alcuni titolari delle giostre, che avevano presentato la documentazione necessaria allo sportello Suap nel mese di gennaio per mettere in piedi le loro strutture, a causa di questa incertezza sull’allestimento del luna park sono stati costretti a cambiare i loro programmi e oggi registrano, per quanto accaduto, ricadute negative di carattere economico. Considerata la generale crisi post-Covid che investe gli operatori privati, quanto verificatosi non rappresenta sicuramente un segnale positivo da chi è chiamato ad amministrare il territorio”.
“Alla risibile rinuncia dello svolgimento della festa di San Biagio nel febbraio scorso, a causa della discutibile impossibilità di reperire 30 persone adibite al controllo dei protocolli Covid, si aggiunge – osserva Rubino – questa ulteriore debacle. E’ diventata una situazione insostenibile”. “In ogni caso – aggiunge Rubino – rinnovo il mio invito all’amministrazione comunale di attuare una seria e puntuale programmazione. La pianificazione degli interventi, ormai pura utopia, sembrerebbe mancare in qualsiasi iniziativa. Si arriva sempre all’ultimo momento o all’ultimo secondo generando una prassi ormai consolidata: il mancato raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico, sociale, culturale e turistico del territorio. A questo punto mi chiedo: si è pensato per la festa patronale dei Santi Pietro e Paolo di fare esibire i tanti artisti lametini fornendo loro un rimborso spese? O si è in ritardo anche in questa circostanza? Urge un deciso cambio di rotta: l’amministrazione della cosa pubblica richiede ben altri propositi e i cittadini sono stanchi di aspettare risultati che tardano ad arrivare in ogni settore di governo del territorio. Solo nella politica degli annunci si registra un primato del governo cittadino. Come dire: le chiacchiere contano più dei fatti concreti e tangibili”.