“Ancora una volta registriamo promesse farlocche ai danni della nostra città: questa volta è protagonista l’Asp di Catanzaro e il periodo risale a novembre 2021”. È quanto afferma Salvatore De Biase, già presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme. “Ricordo benissimo le enunciazioni di quel periodo: ‘Una pioggia di milioni di euro sul Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, che dovrebbero servire a rafforzarlo da un punto di vista strutturare e a creare nuovi reparti. Questo è quanto prevede il nuovo piano triennale dell’Asp approvato dal neodirettore generale facente funzioni Lazzaro’. Si auspicava ‘una rinnovata attenzione all’ospedale Lametino’”. “A questo punto – continua Salvatore De Biase – non sappiamo più a chi rivolgerci per farci rispettare, per essere difesi, per fa valere le promesse, per far sentire che c’è una città che merita di non essere offesa e abbandonata. Impegni solenni, assunti ancora una volta nella sanità e per la nostra struttura lametina, vengono disattesi. E per di più nessuno alza la voce, l’amministrazione comunale accetta passivamente di vedere mortificato il territorio, i nostri rappresentanti istituzionali non reagiscono. L’inerzia regna sovrana di fronte ai soprusi”.
“Tra gli interventi previsti per l’ospedale di Lamezia Terme – continua De Biase – era previsto anche l’acquisto di una tac per 1.150.000 euro a servizio del pronto soccorso lametino. Ma ancora tutto tace. Nel documento aziendale si parlava anche di un nuovo laboratorio analisi e microbiologia per 550.000 euro. E nessuno vede ancora nulla. Senza dimenticare la paventata realizzazione di una nuova sala di terapia semi-intensiva per chirurgia al costo di 4.625.734,42 euro. Anche di questa iniziativa nessuna traccia. Ma non è finita. Doveva anche essere allestita la nuova elettrofisiologica impiegando 621.098,33 euro. Nulla di tutto ciò. Due milioni e mezzo di euro, inoltre, dovevano essere dirottati sul trasferimento dell’ostetricia e ginecologia dal quarto al primo piano del presidio ospedaliero. Ma tutto rimane fermo”. “Si parlava anche del muro di cinta e dell’adeguamento sismico dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Per il muro di cinta in cemento armato ed un nuovo sistema di videosorveglianza nell’area parcheggio erano stati impegnati 125mila, mentre 18.552.652,96 euro dovevano servire per l’adeguamento sismico. Non si ha nessuna notizia sull’inizio dei lavori”. “Le promesse aleatorie dell’Asp di Catanzaro – prosegue De Biase – non finiscono qui. Erano, infatti, previsti per l’ospedale vecchio 672 mila euro circa per adeguarlo e riorganizzarlo nell’ottica di nuovi servizi territoriali sociosanitari non ospedalieri, alcuni dei quali già attivi. Tutto tace”. “Infine – aggiunge – era previsto un nuovo deposito farmaceutico meccanizzato dal costo di 557.397,50 euro. Neanche questo è andato a buon fine”. “A Soveria Mannelli, inoltre, erano previsti su carta 4.525.000 euro – puntualizza De Biase – per lavori di adeguamento sismico; ma anche qui, allo stato dell’arte non c’è traccia di questi interventi. Come non c’è traccia di 1.450.000 euro previsti per la creazione del reparto di riabilitazione cardiologica e di 1.246.149,84 euro per la realizzazione del reparto di disturbi alimentari”. “Non penso di aver sbagliato – conclude De Biase – nel denunciare queste negligenze e mancanze dell’Asp di Catanzaro, come penso sia doveroso farlo da parte delle autorità politiche e amministrative che rappresentano il nostro territorio. Qualcuno chiederà a chi di competenza perché tante negligenze e impegni disattesi? Staremo a vedere”.