“Oramai assistiamo a teorizzazioni da parte di chi, senza comprendere e leggere i provvedimenti, li commenta egualmente. Ecco perché le critiche sul doppio commissariamento sono il frutto di tanta ignoranza. Qualcuno ha scritto addirittura che la delibera del Consiglio dei Ministri del 7 marzo 2025, con la quale è stato dichiarato, per dodici mesi, lo stato di emergenza in conseguenza della grave condizione di criticità relativa allo stato del sistema ospedaliero della regione, rappresenterebbe il fallimento di Occhiuto ovvero che il presidente sarebbe stato commissariato”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico.
“Addirittura qualcuno – aggiunge Talerico – lamenta anche la circostanza che Occhiuto, con questo ulteriore ruolo, potrà gestire un ulteriore miliardo e mezzo di euro per la Calabria, quindi anziché essere una opportunità per la regione per taluni diventa quasi un danno. Sennonchè, siamo costretti a spiegare a coloro che sanno fare solo tanta confusione, anche attraverso un uso drammatico della lingua italiana, che i due commissariamenti rappresentano funzioni e ruoli diversi, fondati su normative ed obiettivi distinti. Difatti, Roberto Occhiuto è stato dapprima nel 2021 Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro mentre la recente nomina quale commissario delegato per l’attuazione degli interventi riguardanti il sistema ospedaliero, è avvenuta in seguito della richiesta dello stesso presidente di dichiarare lo stato di emergenza, per consentire alla Regione di accelerare le procedure di costruzione dei nuovi ospedali (della Sibaritide, di Vibo, della Piana di Gioia Tauro e di Locri, oltre agli interventi finanziati dall’Inail per l’Azienda ospedaliera Gom di Reggio Calabria, l’Asp di Reggio, l’Azienda ospedaliera di Cosenza, l’Azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro e l’Asp di Crotone). Si tratta di due tipologie commissariali differenti con obiettivi, poteri e competenze differenti fondati su normative autonome ed indipendenti”.
“Quindi, se si fosse trattato di una bocciatura – prosegue il consigliere forzista – certamente Occhiuto non avrebbe potuto conseguire un ulteriore ruolo commissariale con ulteriori e maggiori poteri e risorse, ma certamente sarebbe stato nominato altro soggetto ‘attuatore’. Addirittura nell’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile si prevede che gli interventi previsti per il sistema ospedaliero calabrese ‘sono dichiarati urgenti, indifferibili e di pubblica utilità ed, ove occorra, costituiscono variante agli strumenti urbanistici vigenti’, ciò in conseguenza della grave condizione di criticità relativa allo stato del sistema ospedaliero della Calabria. Parliamo, difatti, di una emergenza ventennale e di ospedali che erano stati programmati e finanziati fin dal 2008, ma che erano rimasti sempre e solo sulla carta. Oggi invece il presidente Occhiuto in questa ulteriore veste di Commissario per le infrastrutture ospedaliere, potrà semplificare le procedure per realizzare gli interventi previsti in forza dei poteri speciali e delle deroghe alle procedure ordinarie per attuare espropri, acquisizioni di aree, appalti, costruzione e realizzazione degli ospedali. Tale Commissariamento consentirà, altresì, di introdurre nuove risorse finanziarie nel mercato edilizio calabrese, poiché molte saranno le Aziende che potranno aggiudicarsi i lavori, con evidenti ricadute anche sul piano occupazionale. La Regione che da oltre 20 anni era indietro sul piano infrastrutturale e dell’edilizia sanitaria, ha ora la possibilità di recuperare il tempo perso, dando una storica accelerazione attraverso uno strumento commissariale eccezionale ed unico in Italia. Altro che bocciatura o commissariamento del commissario, questa è una vera opportunità che nessun altro governo regionale è riuscito ad ottenere. Sappiamo bene che la sanità calabrese ha ancora tante difficoltà, ma quello che è stato messo in campo negli ultimi 3 anni è molto di più di quello che è stato fatto negli ultimi 20 anni di regionalismo, basti pensare al numero delle assunzioni, alla vigenza delle tante graduatorie, agli investimenti in materia sanitaria, alla creazione di nuovi sistemi gestionali ed organizzativi che produrranno gli effetti programmati appena entreranno a pieno regime”.