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Conti sanità in Calabria, il procuratore della Corte dei Conti Palma su Rai3: “Debiti non definiti, ma iniziativa in corso”

“Noi abbiamo trovato una situazione certamente devastante. Non stiamo parlando di una sola annualità stiamo parlando di periodi lunghissimi. Fino al 2022 l’Asp di Cosenza non approvava i bilanci da cinque anni. Reggio Calabria da otto. Quando ci si trova di fronte a fenomeni del genere diventa sempre più complicato andare a fare una verifica dei conti, perché se non si hanno i dati di chiusura della contabilità precedente, non si può iniziare a fare una verifica della annualità in corso”. Lo ha detto Ermenegildo Palma, procuratore regionale della Corte dei conti della Calabria, a proposito dei conti della sanità in Calabria a PresaDiretta, in onda domani su Rai3 e di cui è stata diffusa un’anticipazione dalla Rai.

Sul debito della sanità calabrese, commissariata da oltre 14 anni, Palma ha detto: “Bisogna partire dalla valutazione della massa di debiti. Ad oggi ancora questa definizione non è stata fatta. Siamo molto incoraggiati dal fatto che ci sia un’iniziativa in corso e che questa iniziativa sia tutorata – badate bene è importante questo – dai militari della Guardia di Finanza. Il debito è nell’ordine di centinaia di milioni. Voglio essere chiaro: i dati che ci vengono trasferiti sono pochi”.

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“In seguito a questa intervista – è scritto nella nota – la Corte dei Conti della Calabria fa sapere che il 26 luglio scorso l’Amministrazione regionale ha comunicato il completamento della ricognizione del debito pregresso maturato dal sistema sanitario, quantificandolo in 325 milioni di euro già saldati dall’amministrazione regionale stessa. Restano in contenzioso importi rilevanti che costituiscono ulteriore potenziale debito pari a circa 550 milioni di euro”.

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