Come membri della comunità di Corigliano-Rossano non possiamo che condannare il vile gesto intimidatorio subito dai lavoratori del cantiere ANAS impegnati in queste settimane nella realizzazione della rotonda di Santa Lucia sulla SS106.
Questi atti ci riportano alla mente quanto emerse dal Comitato aperto sulla Sicurezza pubblica tenutosi il giugno scorso nella sala del consiglio della città di Corigliano-Rossano, ed in controtendenza a quanto riferito all’epoca dall’Ufficio Territoriale del Governo di Cosenza, non si può trattare di atti legati a motivi futili.
Se oggi in città vengono attaccate le imprese pubbliche – qualche settimana fa era toccato ai dipendenti di Calabria Verde nei lavori sui torrenti cittadini a seguito di convenzione con l’Ente comunale – vuol dire che il livello di recrudescenza criminale, spregiudicatezza è in aumento.
Da parte nostra oltre a condannare pubblicamente tali atti non possiamo che chiedere alla comunità di reagire e fare rete per la legalità. Il silenzio ci rende complici, ed è proprio nel silenzio che la criminalità continua ad agire indisturbata, all’ombra di quelle limitate risorse di mezzi e uomini che dovrebbero garantire l’ordine e la sicurezza.