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Strage migranti, si sfoga il sindaco di Cutro: “Ministro Piantedosi era provato. Basta polemiche, sono tutti coinvolti”

“Penso che i riflettori si stiano spostando. Io sono qui sul posto dove insieme al parroco hanno benedetto la salma di una vittima del naufragio trovata pochi minuti fa. Questi sono i fatti a cui pensare, non disquisire sulle parole del ministro. Io c’ero due giorni fa, il ministro Piantedosi l’ho visto provato, così com’erano provati il presidente Occhiuto e il Sottosegretario Ferro. Il ministro ha detto quella frase ma non credo che volesse dire chissà cosa…credetemi! Ma è mai possibile che si debbano spostare i riflettori su questo?”.

A dirlo all’Adnkronos è Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, il comune del crotonese dove due giorni fa è avvenuto il naufragio, commentando le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che rispondendo ai giornalisti dopo il naufragio a Steccato di Cutro, ha affermato: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”.

“Questo è un problema con cui hanno avuto a che fare tutti i politici e ora spostano i riflettori, ma vogliamo scherzare?”, si sfoga il sindaco di Cutro, “c’è bisogno di altro in questo momento, altrimenti mentre il medico studia la malattia, il malato muore. A me è bastata una telefonata al presidente della Provincia, due giorni fa, e si è scatenata la solidarietà di tutti. Ci riusciamo noi, piccole entità, e poi loro vanno a disquisire su queste cose? Ma è questo il problema? Venissero qui a piangere questo morto come sta facendo il parroco in questo momento. Io sono davanti al cadavere, cosa gli dico?”.

“In questo momento non bisogna fare polemiche – sottolinea il sindaco Ceraso -, non ce l’ho col ministro né con chi polemizza col ministro. In questo momento c’è da fronteggiare una situazione che deve assurgere a problema europeo, mondiale, e noi andiamo a disquisire su quello che ha detto il ministro?”.

“Qui si formano le cordate – prosegue il sindaco -, ma tutti in passato hanno avuto le mani in pasta in questo problema, destra, centro sinistra. Sono tutti coinvolti in questa difficile situazione”.

“Io credo nella buona fede di tutti – conclude il Primo cittadino di Cutro -, non credo che qualcuno abbia la volontà di non risolvere questo problema. Il problema è come risolverlo. Non c’è bisogno di nessuna alchimia cerebrale per capire che il problema è questo”.

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