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Peppe Defina: “Il DNA dello Tonno Callipo è vincente. Proseguiremo di pari passo sia al maschile che al femminile”

Bilanci e prospettive future: con il Ds Peppe Defina, da questa stagione ormai calatosi perfettamente nel suo nuovo ruolo, facciamo un primo bilancio dell’attività agonistica sia per la Serie B maschile che per la Serie C femminile, anche con un appello rivolto al caloroso ‘popolo giallorosso’ affinchè si affezioni sempre più alle due squadre.

Peppe, partiamo dalla femminile: è una cavalcata inarrestabile quella della squadra di coach Boschini: ma tu che l’hai costruito questo roster col tecnico, ti aspettavi un percorso così imponente da capolista imbattuta, 11 vittorie su 11?

“All’inizio essendo un campionato nuovo che non conoscevamo, sinceramente pensavamo di aver fatto sicuramente una buona squadra ma arrivare ad oggi a vincerle tutte ed a non perdere neanche un set, e beh non era così scontato. Certo eravamo consapevoli di aver portato a Vibo Valentia giocatrici forti che avevano fatto tornei importanti e che messe in un contesto calabrese avrebbero sicuramente fatto bene. Certo prevedere di poterle vincere tutte e 11 non l’avrei detto ed ovviamente – sorride – fa piacere”.

Hai un’esperienza anche di campo avendo vissuto tante stagioni di vertice a diretto contatto con allenatori e diesse. Quale può essere l’ostacolo per questo rullo compressore che si sta dimostrando la Tonno Callipo?

“Credo l’avversario più pericoloso sia Pizzo, che sta facendo molto bene, avendo perso soltanto contro di noi e facendo ottimi risultati anche in campi difficili come ad esempio a Castrovillari, dove hanno vinto 3-1 e dove al ritorno dovremo recarci noi. Hanno fatto poi un altro risultato importante a Lamezia, per cui al ritorno le avranno in casa. Per cui ritengo che uno degli ostacoli possa essere proprio Pizzo. L’altro dipende da noi: ovvero da come approcceremo le prossime gare e fino alla fine. Perché sicuramente siamo la squadra favorita, inutile nascondersi, però ripeto sempre dal primo giorno che se già negli allenamenti entreremo in ciabatte, ovvero non avremo sempre e ripeto sempre, la giusta concentrazione, la stessa cosa accadrà in partita per cui in tal caso l’imbattibilità verrà meno. Se al contrario, ogni giorno staremo lì ad allenarci con intensità come si sta facendo, cercando di superrare le difficoltà e dandosi sempre un obiettivo diverso da raggiungere, allora non andremo mai sotto gli standard elevati che stiamo avendo fin dall’inizio. E lo dimostra l’ultimo nostro esempio dell’anno scorso in A2, dove abbiamo vinto tutto, insomma la cosiddetta mentalità vincente”.

Quanto ci vorrà affinchè il popolo giallorosso, che conosciamo bene tutti, si affezioni ancora di più a questa realtà femminile?

“E’ difficile dirlo, perché dopo tanti anni di pallavolo maschile e di Superlega, certi livelli è difficile dimenticarli facilmente. Personalmente dico che dipenderà proprio dal popolo giallorosso: nel senso che noi stiamo facendo il massimo pur comprendendo che sia la Serie B maschile e sia i tornei di Serie C femminile e maschile non siano il massimo per i palati fini – ovviamente nel senso più positivo del termine – che fino all’anno scorso assiepavano il PalaMaiata. Però faccio un esempio: quando si perde qualcosa di caro, sì c’è l’iniziale dolore e tristezza, ma poi bisogna guardare avanti. Quindi trovare nuovi stimoli, nuove esperienze ed inseguire anche altri successi e cose positive, perché il passato non ritorna e lo dico a malincuore. Però dal nuovo può nascere qualcosa di interessante, che sia dalla Serie B maschile o anche dalla Serie C femminile. Sicuramente categoria e risultati incidono, e noi stiamo facendo il massimo, poi però il resto deve metterlo il nostro amato popolo giallorosso”.

Passiamo al settore maschile. In Serie B la squadra di coach Piccioni si trova a nove punti dopo nove gare: pochi o giusti?

“Credo sia il giusto punteggio che ci meritiamo. Partiamo dal presupposto che la nostra è la squadra più giovane di tutto il girone. Poi c’è stato un riadattamento alla categoria, unito ai tre innesti che abbiamo operato sul gruppo dell’anno scorso ovvero Mille, Cimmino e Saragò che hanno dato sicuramente qualcosa in più. Certo per alcune gare giocate resta un po’ di amaro in bocca per non aver preso qualche punto in più. Dico però anche che la crescita esponenziale dei nostri ragazzi dall’inizio del torneo ad oggi è senz’altro positiva e visibile. Avevamo preventivato che l’inizio sarebbe stato difficile e siamo consapevoli che con la novità delle tre retrocessioni il campionato è ancora aperto per tutte le posizioni di classifica. Certo sappiamo anche che per quest’anno a noi interessa soprattutto far crescere i ragazzi e puntare sul settore giovanile, ed il nostro ruolino di marcia sta rispondendo a tutto ciò”.

A proposito della novità delle retrocessioni, ce lo accennava giorni fa anche coach Piccioni: ma si possono cambiare le regole in corsa?

“Mi verrebbe da dire – orride Peppe – che ci siamo abituati perché in Superlega queste cose capitavano spesso.  Ritengo sia stata una decisione presa dalla Federazione per qualche motivo non ben specificato però. Molto credo sia dipeso dal fatto che il nostro girone manca di due squadre, per cui sarà sicuramente un fardello alto da pagare con tre retrocesse. Praticamente dal Viagrande con 9 punti (al pari di Vibo e Bisignano – ndr) che è decimo, fino al Letojanni che è quinto con 18 punti ci sono nove lunghezze in cui tutto è ancora in gioco, sia per i tre posti validi per i play off, che per l’ultimo da evitare per la retrocessione. Sarà dura, lo sappiamo”.

Il programma della maschile era noto: salvezza e poi chissà qualche soddisfazione in più, si è in linea?

“Assolutamente sì. La salvezza era appunto il programma prefissato, ciò perché abbiamo un gruppo fatto da under 19, che tra l’altro sta finendo il suo ciclo per alcuni elementi. Aggiungiamo anche le nostre vicende societarie che da maggio hanno determinato di ripartire appunto dalla Serie B come prima squadra maschile, per cui stiamo rispettando le aspettative iniziali. Ora pensiamo a fare bene già dalla ripresa del 13 gennaio contro Messina, fanalino di coda e poi da lì in poi giocare con il braccio libero e cercare di prenderci più soddisfazioni possibili”.

Sul piano tecnico e di esperienza importante il contributo dei tre anzidetti più grandi, ma serve più concretezza in attacco?

“Sicuramente: Mille, Cimmino e Saragò ci stanno dando qualcosa in più, proprio quello che cercavamo per dare più compattezza al gruppo under 19. Poi è risaputo che quando si gioca contro squadre esperte è facile prevedere nei finali di set a chi andrà la palla, quindi per certi versi ed in alcuni momenti facciamo un po’ di fatica. Però sono cose di campo e finora i tre elementi inseriti quest’anno hanno risposto bene, soprattutto nelle partite in cui contava fare punti. Poi si sa che quando giochi per esempio contro le due squadre di Bronte, o Letojanni fai fatica a fare risultato specie in trasferta. Però ad esempio nell’ultima gara a Bronte un punto ci stava tutto per noi. Forse proprio contro Letojanni siamo mancati, ma in tutte le altre i ragazzi hanno dato filo da torcere, specie alle squadre più esperte”.

Per finire, in giro si sentono voci che vorrebbero la proprietà interessata solo al settore femminile per il futuro: confermi o smentisci?

“Assolutamente smentisco. Il Presidente Callipo se avesse voluto chiudere il settore maschile l’avrebbe già fatto quest’anno. Anzi vuole fare un importante progetto sul settore giovanile che riabbracci il maschile per quello che sarà poi l’immediato futuro. Quest’anno si è iniziato anche il discorso con il settore femminile e dall’anno prossimo partiremo anche col vivaio femminile, però cammineranno di pari passo ed alla stessa velocità. Ribadisco che il Dna della società Callipo è vincente, per cui si vorrà continuare sul maschile perché è un percorso ormai tracciato da anni, e far bene nel femminile. Colgo l’occasione per augurare Buone Feste a tutta la famiglia-Callipo comprendendo tutte le nostre squadre oltrechè tifosi giallorossi”.

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