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Porto di Gioia Tauro, svolte le assemblee dei lavoratori: “Pronti a lottare per condizioni economiche eque”

Si sono svolte a Gioia Tauro le assemblee dei lavoratori di Medcenter Container Terminal, Automar ed imprese art. 16 (Sea Work, International, Universal e Coopmar”. “In particolar modo – si legge nel verbale – le assemblee del Terminal Contenitori della Medcenter Container Terminal sono state effettuate dalle ore 12.00 alle ore 14.00 per il personale operativo, dalle ore 16.30 alle ore 17.30 per il personale impiegatizio”. Le assemblee sono state coadiuvate dalla presenza delle segreterie nazionali. “I segretari Amadeo D’alessio, Angelo Manicone, Nino Napoli, Giuliano Galluccio – e’ scritto – hanno partecipato unitamente alle segreterie territoriali e alla RSA per l’esposizione della situazione relativa il rinnovo del contratto nazionale dei porti. Successivamente dalle ore 00.00 alle ore 02.00 si e’ conclusa la consultazione di tutti i lavoratori della MCT”. I lavoratori, secondo quanto si legge, “si sono espressi con un mandato forte, evidenziando come le eventuali condizioni economiche registratesi nell’ultimo incontro del 02 febbraio c.m. siano assolutamente insufficienti”.

Rispetto alla parte normativa gli stessi lavoratori “demandano alle competenze delle segreterie nazionali nel rispetto della piattaforma rivendicativa, con l’espressa volonta’ di procedere a quanto previsto dal CCNL dei porti per le azioni di sciopero che dovranno essere commisurate al divario posto dalle parti datoriali qualora permanesse, la notevole distanza registrata o l’attuale condizione di stallo. Nella giornata del 22 c.m. dalle ore 12.00 alle ore 13.00 presso il terminal auto Automar – si legge ancora – e’ stata effettuata l’assemblea dei lavoratori.

Dopo ampia esposizione da parte delle segreterie territoriali di Filt, Fit e Uilt rispetto l’andamento del confronto per il rinnovo contrattuale di categoria e avendo esposto i dettagli dell’ultima discussione effettuata il 02 febbraio hanno dato espresso mandato per procedere alle opportune azioni di lotta qualora la situazione non esprima soddisfazione economica e normativa nelle more della piattaforma rivendicativa”.

Successivamente si e’ predisposta l’assemblea degli art 16 (imprese di rizzaggio) in cui si e’ registrata ampia partecipazione. “Anche i lavoratori delle imprese di International, Sea Work, Coopmar e Universal – continua il documento – hanno dato espresso mandato per un’azione fortissima per la difesa del salario e della parte normativa del CCNL dei porti e comunque fino al raggiungimento degli obbiettivi che le segreterie nazionali di Filt, Fit e Uilt riterranno opportune per la ratifica in apposite assemblee”.

Inoltre “e’ stato chiesto di mandare un chiaro segnale al Governo nazionale ed ai ministeri interessati, per la costituzione dell’art 17 a Gioia Tauro, per il riconoscimento del lavoro usurante ai portuali e far partire al piu’ presto il fondo per l’accompagnamento all’esodo”.

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