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Università Mediterranea, Agraria: si conclude con successo il convegno “La moria del kiwi: a che punto siamo con la ricerca?”

Si è concluso con grande successo il convegno tecnico-scientifico dal titolo “La moria del Kiwi: a che punto siamo con la ricerca?” presso l’aula seminari “Francesco Saverio Nesci” del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

L’evento ha visto presenti contemporaneamente il mondo Accademico, le Istituzioni, l’Ordine Professionale degli Agronomi, i Tecnici e le Organizzazioni Professionali Agricole per affrontare una tematica di grande rilievo per il comparto frutticolo regionale e nazionale.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del Rettore dell’Università Mediterranea Prof. Giuseppe Zimbalatti, che dichiara “ l’incontro è  l’occasione per un focus specifico sull’evoluzione e sul controllo della moria in Calabria e in particolare nella nostra piana di Gioia Tauro, che con i suoi circa 3.000 ettari coltivati costituisce un polo produttivo fondamentale e come tale da salvaguardare, attenzione che l’Ateneo Reggino ha sempre avuto in questi anni.”

Poi ci sono stati i saluti del Direttore di Dipartimento Prof. Giovanni Enrico Agosteo, del Presidente della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali Dott. Antonino Sgrò e della Dott.ssa Valentina Cairo, project manager di Progetto AGER – Agroalimentare E Ricerca, che ha riportato la seguente dichiarazione: “Siamo molto soddisfatti perché grazie ad Ager parte per la prima volta uno studio che coinvolge enti di ricerca distribuiti sull’intero territorio nazionale e che potrà dare risposte concrete ai produttori di actinidia di tutta Italia. Il progetto SOS KIWI, che presentiamo oggi al pubblico, ha colto perfettamente gli aspetti salienti del nostro bando “Dal suolo al campo” basato sull’interdisciplinarità. Il team di ricercatori è di alto profilo e vanta specialisti riconosciuti tra i massimi esperti a livello internazionale, accrescendo notevolmente la possibilità di far finalmente luce sulle numerose zone d’ombra della moria.”
I lavori sono stati introdotti e moderati dal Prof. Leonardo Schena, Ordinario di Patologia Vegetale presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e componente del gruppo di lavoro “Moria del Kiwi” istituito dal MASAF che ha introdotto le relazioni dicendo: “Anche nel 2023 la moria del Kiwi sta provocando forti danni economici e, sebbene l’eziologia non sia stata ancora perfettamente definita, la comunità scientifica è concorde nel considerare i cambiamenti climatici in corso un fattore determinante; da qui, la scelta di organizzare un evento per condividere le nostre esperienze e conoscenze maturate anche a livello locale, al fine di aiutare tutti i produttori di kiwi e l’intera filiera nazionale dando nuove soluzioni per risolvere il problema della moria.”

Il primo relatore è stato il Prof. Davide Spadaro dell’Università di Torino che è ha affrontato gli aspetti relativi all’evoluzione della moria del kiwi, comparsa prima in Veneto e poi in Piemonte a partire dal 2012, e si è soffermato sulle attività di ricerca volte a chiarire il ruolo dei microrganismi del suolo nello sviluppo della moria. Spadaro ha poi presentato, per conto del Dott. Luca Nari, le attività di sperimentazione condotte da Fondazione Agrion sull’impiego di sensoristica avanzata per studiare l’effetto del clima, del suolo e della pianta sulla manifestazione della moria. A seguire il Dr. Paolo Ermacora dell’Università di Udine è intervenuto sulle strategie attualmente adottate per contenere la moria del kiwi, in particolare l’utilizzo di portinnesti, su alcune pratiche agronomiche e sulle potenzialità del biocontrollo.

Successivamente si sono susseguiti gli interventi della Dott.ssa Saveria Mosca: “Indagini dell’eziologia della moria del kiwi nella Piana di Gioia Tauro”, del Dott. Antonino Malacrinò: “La moria del kiwi: causa o conseguenza di disbiosi?” del Dott. Giacomo Falcone: “Analisi economico-strutturale della coltivazione del kiwi in Calabria ed impatto della moria”, del Dott. Antonio Dattola: “Gestione irrigua e monitoraggio delle relazioni idriche in impianti di actinidia” e  della Dott.ssa Lidia Viterale: “Inquadramento e stato fitosanitario della coltivazione dell’actinidia in Calabria”.

Le conclusioni dell’incontro sono state effettuate dal Dott. Giacomo Giovinazzo, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, che ha portato i saluti dell’Onorevole Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, e ha mostrato grande interesse per la tematica sottolineando l’importanza dell’actinidia in Calabria, la sua necessità di specializzazione e non facile sostituibilità nel breve periodo, con il rischio di abbandono di intere aree produttive in caso di persistenza della sindrome.

I risultati della giornata di lavoro hanno mostrato la complessità della moria del kiwi, gli effetti dannosi per il territorio ed il grande interesse per una rapida risoluzione che necessita dell’integrazione delle diverse competenze di Università, Agronomi, Istituzioni e Organizzazioni Professionali al fine di trovare strategie vincenti e sostenibili per permettere la vitalità il successo dell’intero comparto.

 

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