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Confindustria discute di sicurezza cibernetica a Reggio Calabria

L’area dello stretto è un territorio ricco di opportunità, e l’attuale contesto economico finanziario vive una fase di congiuntura favorevole, tra la traslazione a sud delle grandi rotte commerciali e i benefici indotti dalle robuste agevolazioni messe a disposizione dall’Europa. Le nostre imprese devono farsi trovare vigili e preparate, ma soprattutto, solide e stabili per sfruttare appieno tali opportunità. È intorno a questo tema che giorno 4 maggio, è stata dedicata una intensa giornata di lavoro, al quale hanno partecipato i rappresentanti di imprese, pubblica amministrazione e professionisti.

In un mercato, che chiede sempre con maggior insistenza all’azienda di dimostrare robustezza e capacità di resilienza, anche nell’affrontare eventi negativi, l’imprenditore non può essere solo nell’approntare tutte le misure necessarie, per soddisfare gli standard imposti dal contesto giuridico normativo e commerciale, e deve avvalersi dell’expertise di consulenti altamente specializzati e competenti.

Il messaggio la cui condivisione è stata scopo del workshop è stato elaborato e sintetizzato in tre distinti momenti.

Durante la mattina la Camera di Commercio di Reggio Calabria, ha dimostrato una grande sensibilità ospitando una tavola rotonda presieduta da Antonino Tramontana, Presidente Camera Commercio di Reggio Calabria, e moderata da Francesco Provenzano, presidente della sezione servizi di Confindustria, dove si sono confrontate le opinioni della pubblica amministrazione, degli imprenditori, delle aziende del comparto edile e dei broker assicurativi, rappresentati, rispettivamente da Angela Martino, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Febert, Vicepresidente di Confindustria, Michele Laganà presidente di ANCE, e Flavio Sestilli, Presidente Nazionale AIBA Associazione Italiana Broker di Assicurazione

Nel pomeriggio la sala del consiglio di Confindustria si è aperta per i Presidenti dei gruppi giovani di AIBA e Confindustria, Valentina Orlandini, arrivata appositamente da La Spezia, e Salvo Presentino, i quali hanno moderato un incontro dedicato alle nuove risorse, nel quale si è anche parlato delle importanti opportunità di crescita futura, con un intervento del Coordinatore Nazionale delle Delegazioni Territoriali di AIBA, Lodovico Bocchini, ma anche di parità di genere, con il contributo del Direttore di Confindustria di Reggio Calabria, Francesca Cozzupoli.

Il terzo incontro, che ha beneficiato del patrocinio dell’Ordine degli Architetti, degli Ingegneri e degli Avvocati, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, a dimostrazione dell’attenzione e la sensibilità dei professionisti verso l’argomento, si è tenuto in un salone di Confindustria affollato, da un attento uditorio di imprenditori, broker e rappresentanti di imprese di assicurazione, ed ha pragmaticamente utilizzato il tema del cyber risk, quale esempio di una problematica, di difficile, addirittura impossibile gestione se non supportati da qualificati esperti.

Dal tavolo dei relatori autorevolmente composto dal Presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio, dal Presidente AIBA, Flavio Sestilli e da Antonino Tramontana, Presidente Camera Commercio, il web si è rivelato un argomento dal quadro normativo complesso e gravoso. Un mondo attenzionato da cyber criminali, sempre più connessi e strutturati, nel quale non entrare, non è più una opzione percorribile, il che si traduce in un elevato profilo di rischio dai potenziali effetti di danno devastanti, che possono risultare fatali anche per l’impresa altamente resiliente.

“Fallacia alia aliam trudit”, l’aforisma di Terenzio, presente nel titolo del convegno, è stato lo spunto del workshop. Esso vuole costituire un accorato monito a chi si avventura in un ambiente ove “un inganno tira l’altro”, se si ha la sfortuna di imbattersi nei geniali esperti votati cyber crime. Questo è quanto ha sottolineato l’organizzatore Francesco Provenzano, presidente della sezione servizi di Confindustria Reggio Calabria e coordinatore della delegazione AIBA Sud, che afferma “è nata dalla necessita di affrontare con i giusti consulenti i nuovi rischi e le nuove sfide del mondo cyber, che se non trattati per tempo e nella giusta maniera, rischiano di distruggere l’azienda anche più patrimonializzata. Congiuntamente come Confindustria e Aiba abbiamo voluto affrontare questo argomento, per iniziare a porre l’accento su quello che sono le attenzioni e gli accorgimenti, di cui ogni impresa dovrebbe dotarsi”

La cybersecurity coinvolge qualsiasi azienda abbia accesso ad Internet, ancor di più se la connessione è indispensabile per mantenere la produttività, “ecco perché della sicurezza informatica noi, che oggi viviamo solo con la digitalizzazione, non possiamo più farne a meno – ha rincarato il Presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio. – È un fatto talmente di attualità, che il governo sta legiferando, proprio in questi giorni, in materia di Cyber Security.  È, infatti, del mese scorso il codice degli appalti, cioè la richiesta delle amministrazioni, in tutte le gare d’appalto, alle aziende, di regolamentare i rapporti con i fornitori e con i clienti”

La parola degli esperti ha poi avuto l’effetto dell’apertura del proverbiale Vaso di Pandora partendo dall’autorevole intervento di Mario Lanzaro, direttore del Centro operativo sicurezza cibernetica della Calabria della Polizia di Stato che afferma, “Dobbiamo proteggerci, prima ancora di attendere l’intervento delle forze di polizia, dobbiamo capire che siamo noi stessi gli autori e gli attori della nostra azione di difesa. Siamo noi che dobbiamo avere un minimo di formazione, di attenzione, e valutare bene il nostro rapporto con internet. Internet, è un’opportunità di cui tutti dobbiamo usufruire, e che utilizziamo giornalmente, ciò che però, dobbiamo imparare, è la consapevolezza dei rischi cui andiamo incontro, e cercare, quindi, di saperlo utilizzare nei modi giusti e con la giusta cautela”.

Prosegue, Cesare Burei, Broker Assicurativo e profondo conoscitore del tema Cyber Risk, il quale entra subito nel vivo affermando che, “è un problema che dobbiamo metterci in testa di affrontare, sul quale bisogna investire. Investire in sicurezza, in competenze, in assicurazione, come ultimo anello della catena. Il problema è, che è poco percepito, ma è altamente pervasivo, ce l’abbiamo tutti, sia nella vita privata, che nella vita lavorativa, ed è per questo che dobbiamo capire l’importanza di preservare”.

Anche Matteo Luigi Riso, lawyer specializzato GDPR, ha indirizzato il suo intervento, sull’esigenza di puntare molto sugli investimenti in sicurezza informatica. “Non si può più portare avanti un’attività imprenditoriale, senza fare degli investimenti in questo settore. I dati personali oggi, sono diventati merce di scambio, perché i soggetti che sferrano un attacco informatico, li mettono subito in vendita, nel cosiddetto deep web, e accumulano somme paurose. Serve quindi, non solo potenziare le difese delle infrastrutture informatiche, ma, anche, e soprattutto, investire nella formazione dei lavoratori, che sono i primi guardiani dei dati che l’azienda tratta. Basta un comportamento un po’ più leggero, per far fuoriuscire delle credenziali di accesso, e consentire ad un malintenzionato di accedere alle reti informatiche dell’azienda.”

Mentre Malaga Cavalea, vicepresidente della sezione Carta, Editoria e Comunicazione di Confindustria Reggio Calabria, ha voluto evidenziare che “il convegno, voluto da Confindustria, mira a portare alla luce una tematica molto importante, per sensibilizzare tutte le aziende, sulla necessità di strutturarsi, sia dal punto di vista della progettazione, delle piattaforme, e sia dal punto di vista dei rischi, per riuscire a calcolarli, ed evitare di incorrere in problematiche molto serie.”

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