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Grande successo di presenze a Cosenza per il 1° Forum del Mezzogiorno “Antonio Serra”

Si è concluso positivamente il 1° Forum del Mezzogiorno ”Antonio Serra” – Il Sud del Paese e le sfide del XXI secolo. L’evento, articolato nelle giornate del 18 e 19 maggio, ha visto la partecipazione delle più alte istituzioni dello Stato impegnate a dibattere sulle sorti del Mezzogiorno in vista delle risorse e dei nuovi piani di sviluppo che hanno interessato il Meridione.

Testimonianza ne sono le circa 600 presenze complessive – fra imprenditori, professionisti, dipendenti pubblici, scuole, sindacati, ordini professionali – nelle due giornate in cui il Forum si è diviso. La crescita del Mezzogiorno è una priorità e Pnrr, Pnc, Formazione, Ricerca, Pubblica Amministrazione e Politiche di Sviluppo efficaci sono fattori fondamentali per il suo rilancio.

Con queste premesse si è svolto il 1° Forum del Mezzogiorno, l’evento a tema economia più importante del Sud Italia. Numerosissimi e di prestigio i relatori che hanno preso parte al Forum con il coordinamento scientifico del Consigliere della Corte dei conti, Giampiero Pizziconi, in quattro intense tavole rotonde: ”PNRR, PNC E SVILUPPO DEL TERRITORIO: QUALI OPPORTUNITA’?”, moderata da Leopoldo Gasbarro, Direttore di Wall Street Italia e direttore editoriale dei canali finance del gruppo Triboo; ”PNRR, PNC E LE RISORSE PER IL SUD: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE”, con introduzione di Tommaso Miele, Presidente aggiunto Corte dei conti e moderata da Giampiero Pizziconi, che ha anche introdotto i lavori della prima giornata; ”FORMAZIONE, RICERCA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO. QUESTIONI DEMOGRAFICHE E MIGRAZIONE PROFESSIONALE”, con introduzione di Erminia Giorno, Segretario Generale della Camera di Commercio, che ha anche introdotto i lavori della seconda giornata, e moderata da Angelo Buscema, Giudice della Corte Costituzionale; ”POLITICHE DI SVILUPPO, LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI E AUTONOMIE DIFFERENZIATE: QUALI PROSPETTIVE?”, moderata da Gianni Trovati, Giornalista Il Sole 24 Ore.

Gli incontri hanno messo in luce come il Sud del Paese rappresenti una vera e propria opportunità e debba essere inteso come una risorsa, non come un fanalino di coda. In questo senso l’attuazione del Pnrr rappresenta un valido ed efficace alleato soltanto se applicata in relazione ad alcuni criteri essenziali: qualità della spesa più che quantità; cooperazione fra le Istituzioni; visione strategica delle opere che rivestono carattere di urgenza; perfezionamento del livello di istruzione; rinnovamento delle amministrazioni; possibili soluzioni per porre un freno alla ”fuga di cervelli” che caratterizza il Mezzogiorno.

Tra gli spunti più interessanti delle quattro tavole rotonde anche gli interventi in relazione all’export delle piccole e medie imprese dimostratesi in grado di essere performanti in tutti i paesi del mondo e in crescita nel post pandemia. Grande spazio è stato poi riservato al rinnovamento delle pubbliche amministrazioni quale leva fondamentale per l’attuazione di politiche di sviluppo al passo con i tempi e le esigenze dei cittadini.

Infine, è stato mostrato come la situazione a livello delle autonomie differenziate sia ancora complessa a causa di obiettivi da regione a regione nettamente in contrasto.

I lavori del Forum si sono aperti con l’intervento del Presidente Klaus Algieri: ”Se non cresce il Sud non cresce il Paese – ha esordito Algieri -. È una frase che non deve essere letta in tono di sfida ma, molto più semplicemente, come una constatazione. È un dato oggettivo: non può esserci crescita per l’intero Paese se una parte fondamentale dell’economia nazionale continua ad essere trascurata e sottostimata. La crescita del Mezzogiorno – prosegue Algieri – è una priorità per la crescita del Paese, ma è altrettanto fondamentale che siano i giovani i primi protagonisti di questo rilancio, risvegliando in loro la volontà e il coraggio di non abbandonare la nostra terra e di investire qui tutto il loro valore”.

”Nel Mezzogiorno è più alta la percentuale di imprese che si sono già attivate sul PNRR rispetto a quelle del Centro Nord (17% a fronte del 14% del Centro Nord)”, sostiene Andrea Prete, presidente di Unioncamere, intervenuto alla prima Tavola rotonda. ”I nostri studi ci dicono che quando le imprese del Mezzogiorno si attivano per accedere a queste risorse, hanno una probabilità doppia di investire nella Transizione digitale e green rispetto a quelle del Centro-Nord. Questa combinazione potrebbe contribuire a ridurre i divari di competitività rispetto al Centro-Nord”.

”Certo – aggiunge Prete – l’eccesso di burocrazia resta un grande problema per l’utilizzo delle risorse del piano, come dichiarato dal 45% delle imprese italiane. A questo si aggiunge anche il problema legato alla mancanza di personale per seguire le procedure amministrative e la necessità di assistenza tecnico-amministrativa: un ostacolo per il 29% delle aziende del Sud”.

La necessità di rendere attrattivo il Sud per i giovano è stata ribadita anche da Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere, nella seconda giornata del Forum: ”Il primo obiettivo di una politica per Mezzogiorno dev’essere diretto a rendere attrattiva quest’area del Paese perché non continui a perdere i suoi giovani – ha dichiarato Tripoli – e diventa attrattiva se si percepisce che è in movimento e crea buone occasioni di lavoro. Le proiezioni mostrano che entro il 2050 il Mezzogiorno potrebbe avere 3 milioni di abitanti in meno. Il Pnrr è una grande occasione. Ognuno però deve fare la sua parte. Le Camere di commercio sono impegnate a fare in modo che le misure raggiungano i destinatari e vengano messe a terra, facendo da punto di raccordo e alimentando il coinvolgimento del tessuto sociale”.

Nel corso del Forum, sono intervenuti Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, che ha portato il messaggio augurale del Governo su incarico del premier Giorgia Meloni, e Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha invece inviato il suo messaggio di saluti mentre a Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono stati affidati i saluti conclusivi.

Una due giorni ricca di spunti, idee, informazioni e confronti con un obiettivo comune che il Presidente Algieri ha sintetizzato nel suo intervento conclusivo: ”Siamo qui per costruire una diversa visione del futuro grazie ad una più acuta percezione dell’oggi, con i suoi pregi e i suoi difetti. Questo significa indubbiamente alzare l’asticella e badare realmente alle sorti del Mezzogiorno”.

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