Giovedì 16 maggio 25 studenti del Liceo “Tommaso Campanella”, facenti parte della compagnia dei “Giovani Vacantusi” sono stati attori protagonisti al Teatro Grandinetti, di un’opera teatrale dal titolo, Favolescion. Il testo, riadattato dalla regista Patrizia Anania, ha proiettato gli attori e gli spettatori, in un mondo fatato di re e regine, fate, principesse e principi, ma anche “volti” noti all’universo della fiaba, rivisitati in chiave moderna.
Il lavoro, Favolescion, è l’evento conclusivo di un Progetto Laboratoriale di teatro interscolastico inserito nelle attività artistico-formative del PTOF dell’Istituto Campanella, curato dalla Compagnia teatrale Vacantusi e seguito, con la consueta dedizione, da Angela Gaetano che, più volte, negli anni, ha messo a disposizione del Liceo la sua vocazione artistica.
La Dirigente scolastica, dott.ssa Susanna Mustari, ha fortemente voluto la partecipazione degli studenti a questa importante attività, recependo in pieno le indicazioni contenute nelle Linee guida del Ministero dell’Istruzione e Merito relativamente al ruolo del teatro nelle scuole. “Esso, infatti, sottolinea la dirigente, diventa parte dell’offerta didattica d’istituto, ottenendo, così, piena cittadinanza nel bagaglio formativo dei nostri studenti”.
Referente scolastico del progetto la prof.ssa Nada Florimo, che ha evidenziato la passione che ha accompagnato il percorso durato un intero anno scolastico: “I ragazzi hanno fatto proprio questo impegno con grande serietà, passione e dedizione, frequentando il laboratorio teatrale con regolarità e grande spirito di sacrificio, dividendosi con responsabilità tra il laboratorio e le innumerevoli attività pomeridiane offerte dall’Istituto, senza mai trascurare gli impegni scolastici, anzi dimostrando come l’esperienza abbia rafforzato in termini di responsabilità, l’impegno di ognuno di loro”.
“Tutto è iniziato con delle audizioni, svoltesi a novembre – aggiunge la referente – sempre nell’auditorium del Liceo Campanella che hanno coinvolto un gran numero di allievi, affascinati dal mondo del teatro e che hanno, sin da subito, fatto emergere i loro punti di forza e le loro debolezze; attraverso la pratica teatrale, infatti, vi è stata una crescita emotiva che ha rafforzato notevolmente il carattere e lo spirito di collaborazione. Tutto ciò è andato trasformandosi, man mano, in consapevolezza di sé e delle proprie, fino ad allora sconosciute, potenzialità”.
L’attività teatrale, del resto, pone al centro del processo formativo l’alunno in quanto persona dotata di una sfera emotiva e di un potenziale creativo che non sempre riescono ad emergere, o, comunque, ad essere sufficientemente valorizzati, nei curricoli tradizionali: si connota pertanto quale strumento educativo didattico privilegiato per rispondere ai bisogni formativi prioritari.
Più che una performance, si è rivelata una straordinaria esperienza formativa socioculturale grazie alla quale i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi con se stessi e con i propri limiti, superandoli brillantemente; inoltre sono entrati in contatto con tecniche espressive che hanno favorito l’individuale presa di coscienza di sé e delle proprie possibilità creative e comunicative.
Un evento di importante crescita personale nel quale hanno creduto fortemente tutti coloro i quali si sono impegnati affinché il tutto si realizzasse nel migliore dei modi.
Ma non finisce qui: sabato sera si ripeterà la magia grazie ad una replica che i giovani attori offriranno alla città di Lamezia, poiché lo spettacolo fa parte dell’importante cartellone della compagnia dei Vacantusi che ha allietato le serate di un’’intera stagione teatrale lametina, sempre nella cornice del Teatro Grandinetti.