“La ragione che ci fa temere l'abisso, ci rende coraggiosi di fronte alle avversità e diffidenti dinanzi al farabutto che cerca di dare gatta per lepre” - Luis Sepúlveda
HomeCalabria"Più istruzione meno dispersione", la Regione lancia l'Osservatorio per il diritto allo...

“Più istruzione meno dispersione”, la Regione lancia l’Osservatorio per il diritto allo studio

In Calabria c’è una dispersione scolastica esplicita del 14% ed una dispersione implicita, ovvero ragazzi che completano gli studi però non hanno le competenze adeguate in italiano e matematica, che si aggira tra il 50 e il 70%.

Per fronteggiare questa situazione, la regione ha lanciato stamani l’Osservatorio per il diritto allo studio con lo slogan “più istruzione meno dispersione”. Lancio avvenuto in concomitanza con la presentazione, da parte del ministro all’Istruzione e al merito, dell’Agenda per il sud contro la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo.

“La Calabria, con il presidente Occhiuto e tutta la giunta – ha detto la vicepresidente della regione e assessore all’Istruzione Giusi Princi presentando l’iniziativa con Valditara e Occhiuto – sta attivando delle misure strategiche importanti. L’Osservatorio ci permetterà di avere georeferenziate le aree bollino rosse su cui interverremo per i prossimi anni con dei fondi destinati. Oltre 200 milioni di euro sono le risorse che la Calabria destinerà al contrasto della dispersione scolastica. Così interverremo a finanziare quei comuni nei quali il tasso di dispersione appunto è più elevato, quindi con più tempo scuola, più mense, trasporti, palestra come occasione di aggregazione, più servizi perché interverremo potenziando le risorse ai comuni affinché riescano ad erogare il diritto allo studio e quindi l’assistenza specialistica, i trasporti. Cercheremo di abbattere quei divari territoriali che vanno a dare meno opportunità ai ragazzi tagliare interne e quel divario tra nord e sud che ci vede ultimi nelle classifiche degli Invalsi. La Calabria è pronta a cogliere questa sfida legandola l’appunto all’istruzione e alla formazione”.

Nel programma della regione, ha spiegato Giusi Princi, sono previsti interventi potenziare “le competenze chiave, finanziando dei percorsi formativi extracurriculari di potenziamento dei linguaggi base, italiano e matematica. Le aree più interessate sono quelle interne, Cassano Ionio, Melito Porto Salvo, Cutro, sono tanti i comuni da bollino rosso. L’Osservatorio ci permette di mappare tutti questi comuni e di intervenire in maniera mirata perché abbiamo visto che c’è una forte correlazione tra disagio socio-economico territoriale e competenze di base per cui cerchiamo di elevare gli apprendimenti migliorando la situazione di contesto e coinvolgendo appunto gli enti locali affinché vengano erogati dei servizi che permettano di qualificare il territorio”. Sul fronte dell’edilizia scolastica la vicepresidente della Giunta ha anche annunciato che per i prossimi anni saranno stanziati 50 milioni di euro “che ci permetteranno di intervenire sulla sicurezza degli istituti”.

“I divari territoriali si colmano partendo dalla scuola e non c’è quasi mai stata l’attenzione sufficiente nei confronti della scuola come luogo dove si costruiscono le condizioni per ridurre i divari sociali. E’ questa la ragione per cui anche nella discussione sull’autonomia differenziata ho sempre sostenuto che la scuola dovrebbe essere tenuta fuori”. A dirlo il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenendo durante la presentazione dell’Agenda per il sud da parte del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.

“La scuola deve essere fuori – ha aggiunto – perché bisogna garantire a ciascuno di poter formarsi nella coscienza e nelle conoscenze sia che sia nato o che viva a Crotone sia che viva a Bergamo. Mi piace molto il piano punti sul recupero della dispersione scolastica che è un problema in tutto il mezzogiorno ed è molto grave in Calabria che è la regione con più dispersione scolastica dopo la Sicilia e quindi le istituzioni devono concorrere insieme alla scuola a recuperare questo deficit”.

“La scuola è un’importantissima agenzia educativa – ha detto Occhiuto – ce n’è un’altra più importante della scuola che è la famiglia. Spesso i fenomeni di dispersione scolastica si originano proprio nelle famiglie. Bisogna davvero creare un sistema che coinvolga tutti i soggetti deputati a contrastare questo fenomeno che non è uniforme in tutta la Calabria perché ci sono alcune realtà dove questo fenomeno è ancora maggiore. In queste realtà dovremmo concentrare gli sforzi per rendere ancora più incisiva questa azione”. “Ci sono alcune realtà – ha sostenuto Occhiuto – dove la ‘ndrangheta ha fatto un danno antropologico e ha creato delle condizioni affinché lo Stato, la scuola, i servizi pubblici fossero considerati come di scarsa importanza rispetto alle regole culturali. Dico spesso che oggi la ‘ndrangheta investe fuori dalla Calabria dove c’è stato un grande sforzo dei governi nella direzione di rafforzare gli organi inquirenti ma il danno peggiore l’ha già fatto ed è antropologico. Noi noi siamo chiamati ad intervenire anche in questa direzione fornendo modelli alternativi, dimostrando che sono lo Stato può dare i diritti che altre organizzazioni, quelle criminali, distruggono”.

Articoli Correlati