Ce lo fanno passare come aroma naturale in gelati, yogurt e altri prodotti contenenti vaniglia, viene usato per la realizzazione di profumi ma anche cosmetici. Di cosa stiamo parlando? Del castoreo che è una sostanza oleosa giallognola prodotta dal castoro – scrive in una nota l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente AIDAA.
Questo animale possiede delle ghiandole situate tra l’ano e l’organo sessuale; da queste ghiandole, gli esemplari di castoro, sia femminili sia maschili, secernono una sostanza oleosa di odore intenso che ha azione feromonale. E cosa c’entra questa sostanza con la vaniglia? C’entra eccome in quanto la stessa viene utilizzata (anche se ora in misura molto minore rispetto al passato) appunto come aroma naturale per dare il sapore di vaniglia ad alcuni prodotti, ed inoltre viene usata in cosmesi.
Ma come viene estratta dai castori questa sostanza? Intanto diciamo che il castoreo deriva dalle ghiandole perineali che si trovano tra l’ano e l’organo sessuale del castoro. Una volta uccisi i castori vengono letteralmente spremuti nella zona anale per recuperare questa sostanza che viene poi utilizzata per gli scopi di cui dicevamo, e purtroppo l’uso pur essendo diminuito rispetto al passato è ancora utilizzato soprattutto negli USA dove è stato approvato come additivo alimentare dalla Food and Droug Amministration ed il castoreo è anche utilizzato in piccole quantità per contribuire all’odore delle sigarette.
“Un vero orrore a cui bisogna mettere fine su scala globale – scrivono gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA – e questa è l’ennesima tortura verso gli animali in questo caso le vittime sono i castori ma ce ne sono tante altre che vengono nascoste nelle etichette alimentari come sostanze od aromi naturali che invece sono frutto di indicibile torture”.