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Potere al Popolo Catanzaro: “Azienda ‘Pugliese-Ciaccio’ non rinnova contratti di lavoro. Controtendenza rispetto alla Regione”

“Mentre prosegue l’esodo delle cure dalla Calabria verso le regioni del Nord Italia anche per le prestazioni di più semplice esecuzione – 159,5 mln di euro la spesa sostenuta nel 2021 dalla nostra regione per i cosiddetti viaggi della speranza (dato Agenas) – mentre i tempi di attesa per qualsiasi tipo di prestazione sanitaria divengono biblici, l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro non trova di meglio che non rinnovare il contratto di lavoro a tre medici ginecologi, a un medico di medicina generale e ad una ostetrica, impedendone la stabilizzazione che sarebbe maturata entro pochi mesi.
Tutto questo in perfetta controtendenza con quanto fatto in tutte le altre Aziende Sanitarie della regione che hanno prorogato tutti i contratti a tempo determinato fino a giugno.
Rammentiamo che solamente il 20 marzo 2023 i giornali catanzaresi titolavano: “Turnazione a rischio a causa delle temporanee assenze. L’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio ha deciso di indire un avviso per reclutare tre ostetriche a tempo determinato per la sostituzione del personale assente”. Situazioni di analoga difficoltà si riscontrano anche negli altri reparti con carichi di lavoro improponibili, percentuali di ferie non godute totalmente fuori controllo e posti letto perennemente saturi. Inoltre va sottolineato che proprio per la carenza di medici ginecologi la nostra Regione è dovuta ricorrere all’aiuto dei medici cubani anche all’interno di questa specialistica.
Alla luce di questa evidente schizofrenia della gestione da parte dei vertici dell’Azienda Ospedaliera, desideriamo porci e porre a lor signori alcune domande:
1. Per quali motivi non vengono rinnovati i contratti in scadenza a quattro medici e ad una ostetrica?
2. Si vuole forse assumere altri medici in sostituzione di quelli mandati a casa, avviando nuove procedure di selezione? E fino all’espletamento delle stesse si riuscirebbe a garantire la regolare  turnazione del personale e quindi il servizio all’utenza?
3. O forse si vuole smantellare un reparto fondamentale per la salute della donna per non garantire più che le prestazioni vengano effettuate dal pubblico perché, forse, c’è qualche privato in procinto di essere accreditato?
Come sappiamo sta per nascere l’azienda ospedaliero-universitaria unica “Renato Dulbecco”, frutto della fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” nell’azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini”. Alla luce del depotenziamento appena denunciato ci auguriamo che non si voglia penalizzare il personale del Pugliese-Ciaccio a vantaggio di quello del Mater Domini e magari di qualche amico dell’amico.
Su tutte queste tematiche troviamo oltre modo preoccupante il silenzio assoluto del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita: la massima autorità locale in materia sanitaria tace mentre il più importante punto nascita della regione viene smantellato e mentre è in atto una fusione aziendale senza la minima garanzia che questo non depotenzi ulteriormente la martoriata sanità catanzarese. Chiediamo al Sindaco di esprimersi su questi tagli evitando l’enfasi sul numero dei posti letto, 855 della nascente Azienda che corrispondono, più o meno, alla sommatoria di quelli attuali: 787.
Per chiudere vogliamo sottolineare che tutto questo è stato possibile perché le classi dirigenti nazionali e regionali, asservite all’ideologia neoliberista, hanno eseguito gli ordini che hanno portato alla negazione del diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione, come dimostrano 15 anni di commissariamento della nostra sanità.
Proprio grazie alla riforma del Titolo V e al commissariamento, in Calabria abbiamo assistito all’applicazione in sanità dell’autonomia differenziata che oggi il governo fascista della Meloni, intende estendere ad altri settori cruciali per le nostre condizioni materiali di vita.
Non ci siamo mai arresi e non ci arrenderemo. Continueremo a lottare per il diritto dei calabresi di accedere ad una sanità pubblica di altissima qualità senza dover emigrare. Lo faremo anche questa volta a tutela del reparto di Ostetricia e Ginecologia del “Pugliese-Ciaccio”, un presidio importante per la provincia di Catanzaro e per la Calabria”.
Così in una nota “Potere al Popolo Catanzaro”.
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