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Le prime classi dell’IC Mater Domini intervistano il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita

Le prime classi del plesso Todaro dell’IC MATER DOMINI hanno incontrato ieri mattina, nell’Auditorium Coccimiglio, il sindaco di Catanzaro prof. Nicola Fiorita nell’ambito del concorso “Testimoni dei Diritti”, indetto dal Senato della Repubblica con l’obiettivo di far cogliere ai ragazzi l’importanza dei diritti umani attraverso una riflessione sulla Dichiarazione Universale del 1948.

Un incontro ricco di spunti e riflessioni a partire dall’imprescindibile diritto alla libertà di opinione e di espressione garantito dall’articolo 19: l’informazione intesa come strumento essenziale per la formazione e lo sviluppo della personalità, i rischi della disinformazione e la necessità di sostenere forme di giornalismo adeguate alle curiosità e alle emotività dei più giovani sono infatti i punti su cui le prof.sse Antonella Vescio, Chiara Fera, Laura Marasco, Brunella Lanciano e Maria Antonietta Scalzo hanno elaborato il progetto ammesso alla fase successiva del concorso. Un progetto che nel corso delle varie fasi ha visto le aule del plesso Todaro trasformarsi in redazioni giornalistiche e i ragazzi della 1A, 1B e 1C in piccoli giornalisti che hanno approfondito diverse tematiche di attualità – quali l’emergenza migranti, l’eco-sostenibilità, l’inclusività, le nuove tecnologie – formulando opinioni personali e interessanti domande che ieri mattina hanno rivolto con entusiasmo al primo cittadino: «Informarsi è un diritto fondamentale – ha commentato il sindaco Fiorita – perché consente di sviluppare una mentalità critica e di essere padroni del proprio pensiero.

Non solo: essere consapevoli di ciò che avviene nel mondo e nella propria comunità, conoscere i diritti inalienabili dell’uomo e vigilare sul rispetto di essi significa avere gli strumenti per agire sul tessuto socio-culturale del proprio territorio e contribuire allo sviluppo dello stesso. Informarsi correttamente sin dalla giovane età consente di formare con oculatezza i cittadini del domani».

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