“Oggi è veramente un giorno bellissimo. La sezione civile della Corte d’appello di Catanzaro, ribaltando il giudizio di primo grado, ha dato ragione agli eredi di Mario Dodaro, l’imprenditore cosentino ucciso nel 1982 per essersi rifiutato di pagare il pizzo, riconoscendo loro un vitalizio come vittime di mafia”.
Lo afferma, in una nota, Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“La Corte ha riconosciuto come dato imprescrittibile nei fatti – aggiunge Antoniozzi – un diritto esistenziale importante connesso ad una condizione particolare determinata dagli omicidi di mafia. All’epoca il Ministero dell’Interno si era opposto alla concessione del beneficio, adducendo motivazioni che il secondo grado della giustizia civile ha riconosciuto erronee. Sono contento per la memoria di un grande uomo cosentino e calabrese e per la statuizione di un diritto fondamentale per le vittime di mafia”.
“Si tratta di una sentenza – dice ancora il deputato FdI – che farà giurisprudenza e che, grazie agli eredi di Mario Dodaro, dà speranze e certezze a quanti come loro hanno dovuto sopportare un dolore così grande”.