Far conoscere a bambini e ragazzi i loro diritti e permettere loro di riflettere sui valori che stanno alla base della cittadinanza attiva, per costruire una migliore società del futuro. È questo l’obiettivo dell’incontro organizzato dall’Istituto Comprensivo “Carducci – Vittorino da Feltre” di Reggio Calabria per celebrare la Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’evento si è svolto nell’aula magna della scuola primaria Carducci. Con il Dirigente Scolastico, Sonia Barberi, erano presenti Antonio Marziale, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Giusi Princi, vice-presidente della Giunta regionale, Lucia Anita Nucera, assessore all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria. Hanno partecipato anche rappresentanti di altre istituzioni e delle forze dell’ordine.
Durante l’incontro, gli alunni dell’Istituto si sono esibiti in performance musicali, hanno elencato i diritti dell’infanzia e hanno avviato dialoghi per riflettere sul tema, che era stato già affrontato con i docenti in classe. L’importanza simbolica della giornata è stata messa in risalto anche da disegni e grandi cartelloni colorati appesi alla parete dell’aula.
“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, hanno detto i giovani studenti nel corso dell’incontro. “In classe – hanno spiegato – abbiamo approfondito la conoscenza dell’argomento partendo dalla lettura di un libro”. Gli alunni del “Carducci – V. Da Feltre” hanno così compreso che la penna e i libri “sono le armi più potenti che servono a noi ragazzi per portare avanti le nostre idee e lottare per ciò in cui crediamo”.
La prof.ssa Sonia Barberi, dirigente scolastico dell’I.C. “Carducci – V. Da Feltre”, nel suo intervento, ha affermato che “è fondamentale rispettare i diritti dei bambini e riflettere sui capisaldi di una cittadinanza attiva e consapevole, ovvero l’istruzione e l’educazione”, facendo riferimento anche all’importanza di assicurare ai ragazzi una “formazione continua”. “Lo studio rende liberi – ha aggiunto Barberi – e permette di avere la capacità critica di discernere in ogni situazione”.
“Ogni società ha avuto sempre i suoi problemi, quelli di oggi purtroppo vi coinvolgono molto più da vicino”, ha detto nel suo intervento Antonio Marziale, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, rivolgendosi agli alunni. Poi il garante calabrese per l’Infanzia e l’Adolescenza ha lanciato loro un appello ad essere sempre gentili: “Ogni mattina quando guardate in faccia un vostro compagno di scuola, che possa essere simpatico o antipatico, ricordate che è un bambino come voi e non sappiamo cosa porta alle spalle. La vostra amicizia – ha sottolineato – diventa importante perché magari quel momento che trascorre con voi è quello in cui riesce a essere bambino. Ecco perché parliamo sempre di lotta al bullismo e al cyberbullismo: ogni bambino è portatore di gioia ma anche di difficoltà e una nostra offesa potrebbe ferirlo tantissimo”, ha aggiunto. Per Marziale, “le rivoluzioni si fanno singolarmente, ognuno di noi è importante perché un insegnante che ha in consegna per alcune ore al giorno una classe di bambini è un insegnante che può forgiare una fetta di mondo”.
Per Lucia Anita Nucera, assessore all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria, “dobbiamo ricordare tutti i giorni che è la loro festa perché i bambini sono di tutti e, come dice un proverbio africano, ‘ci vuole tutto un villaggio per far crescere un bambino’. Occorre – ha aggiunto Nucera – l’impegno di tutti noi, della città, della società, degli insegnanti e delle istituzioni”.
“Mi avete emozionato”, ha detto la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, rivolgendosi alla comunità scolastica del “Carducci – V. Da Feltre”. “Nel varcare la soglia dell’ingresso ho sentito il profumo di scuola, una scuola gioiosa e serena. Ho notato il vostro sguardo, la vostra serenità e la vostra compostezza legata a una sana interiorizzazione delle regole: questo significa fare scuola a 360 gradi. Dietro quei diritti che avete rivendicato a testa alta e che sono alla base della Carta dei diritti e della Costituzione – ha aggiunto -, ci sono gli uomini del futuro che devono rivendicare con caparbietà i loro diritti, interiorizzando i propri doveri e creando le basi di una società migliore”.