Con la messa a dimora delle piantine orticole stagionali come il broccolo, la bietola, lo spinacio, il finocchio e la lattuga canasta che saranno raccolte tra circa due mesi e mezzo e che diventeranno materie prime da mettere in vendita nello spaccio aziendale interno all’istituto agrario o pronte da utilizzare in cucina, dagli aspiranti cuochi dell’alberghiero, l’IIS Ettore Majorana di Corigliano – Rossano, fa un ulteriore passo in avanti: le serre diventano finalmente laboratorio di sperimentazione per l’attività didattica.
Continuano a ritmo serrato le diverse attività di rilancio strategico dell’importante Istituto con i suoi indirizzi agrario, industriale ed alberghiero che – così com’è negli obiettivi del neo-dirigente Saverio Madera – ambisce a diventare un grande laboratorio all’aperto per formare giovani e qualificati professionisti, in risposta alla importante domanda che viene dalle aziende, sia nel campo della ristorazione, dell’agricoltura che dell’innovazione a servizio della ricettività.
L’obiettivo a medio termine, anche con l’ultimazione dei lavori in corso degli edifici da parte dell’Ente Provincia, è quello di dare vita ad un vero e proprio campus agroalimentare.
Piantina, foraterra e acqua per irrigare. Dalla teoria alla pratica. Oggi (venerdì 21) nelle serre ripulite e rese fruibili funzionali si è tenuto un vero e proprio workshop che ha coinvolto gli studenti e le studentesse del quarto anno dell’ITA nelle operazioni di semina al quale ha partecipato lo stesso dirigente scolastico Madera che ha sottolineato come la scuola sia impegnata con un continuo dialogo con la rete imprenditoriale del territorio.
Bio in tutte le fasi della produzione, dalla selezione delle piantine alle culture, mettendo al bando chimica e ogni agente estraneo. È, questo, l’indirizzo che si vuole dare.
Coordinato dal docente Francesco Filippelli, direttore dell’azienda agraria e responsabile del corso serale agrario indirizzo gestione ambiente e territorio, all’evento hanno partecipato anche gli studenti dell’industriale che hanno ottenuto il patentino per l’utilizzo del drone.
La classe è stata assistita dagli addetti aziendali specializzati coordinati dai docenti Maria Teresa Bollini, Dario Marino e dallo stesso Filippelli.
Dalla semina del grano duro bio (che sarà poi macinato a pietra nei mulini del territorio e la cui farina sarà utilizzata dagli aspiranti cuochi dell’alberghiero) ai piselli rampicanti; dalle nuove varietà di agrumi bio alle piante officinali. Dalla ricerca sperimentale sull’uso dell’olio essenziale di inula-viscosa (che cresce spontaneamente) per combattere la varroa in apicoltura, fino al rinnovo dei frutteti utilizzando cultivar e portinnesti nuovi per allargare il calendario della raccolta in campo agrumicolo e all’avvio di piccole filiere zootecniche relative all’allevamento del suino nero e comparto ovi-caprino nell’ambito dei fondi PNRR ai quali il Majorana parteciperà.
I progetti da destinare ai 18 ettari in dotazione al Maiorana, distribuiti tra le contrade Frasso e Momena, tutti in pianura e tutti irrigui, sono tanti e finalizzati a far diventare questa realtà scolastica, la terza della Calabria, un vero e proprio polo di formazione qualificato per la filiera corta, l’economia circolare e lo sviluppo ecosostenibile dei territori.