di Paolo Ficara – Sosta fatale. Al rientro in campo dopo due settimane, la Reggina rimedia la seconda sconfitta in campionato al “Braglia” contro i padroni di casa del Modena, che fino a ieri di gare ne avevano vinta soltanto una. Un’incornata di Davide Diaw al 65′ manda al tappeto i calabresi, fermati da alcune chiamate arbitrali nel primo tempo ma comunque autori di una reazione poco convincente dopo lo svantaggio. Tutto ciò è valso comunque l’applauso degli oltre 2.000 sostenitori amaranto presenti.
LE SCELTE – Pippo Inzaghi conferma il “pronostico” della vigilia. Cicerelli è l’ala sinistra, panchina per Rivas dopo gli impegni con il suo Honduras. Anche Fabbian è reduce da due gare in nazionale come titolare, ma mantiene il posto nonostante la concorrenza di Hernani. Tesser non rinuncia al suo 4-3-1-2, ed in difesa regala una maglia all’ex Coppolaro. Di punta la coppia Diaw-Falcinelli, che però raramente combinano tra di loro.
IL FILO DEL FUORIGIOCO – Già al 5′ la Reggina va in rete, grazie ad una conclusione improvvisa di Di Chiara, dalla distanza oltre che da posizione angolata: sulla traiettoria c’è però Majer, in fuorigioco di una gamba. L’arbitro Marcenaro, lo stesso che ha annullato la rete di Milik in Juventus-Salernitana per fuorigioco – in quel caso inesistente – di Bonucci, si dimostra sensibile a questa circostanza. Anche un’altra successiva occasione vedrà alzarsi la bandierina dell’assistente: Gagliolo esce in disimpegno e lancia in profondità Canotto, il quale praticamente consegna la sfera al portiere Gagno convinto di essere oltre la linea. Il replay lascerà parecchio rammarico, dato che l’ex Chievo era in campo aperto e poteva teoricamente entrare in porta con il pallone.
HOUDINI – Se la terna arbitrale completa il proprio primo tempo con uno scambio di persona circa un’ammonizione, inizialmente comminata a Crisetig – ci penserà Inzaghi all’intervallo a far capire di chi si trattasse, sostituendo Pierozzi – l’altro grande protagonista è Jeremy Menez. Al 20′ si rischia di assistere al gol del secolo: stop orientato di tacco su pallone spiovente, accelerazione centrale e destro che finisce di poco distante dall’incrocio. Il suo soprannome è Houdini, noto mago illusionista: il ceffone rifilatogli però da Silvestri sul pomo d’Adamo, a palla ormai lontana, è un’illusione anche per Marcenaro.
DAL LATO DEBOLE – I pochi pericoli creati dal Modena in una prima frazione nella quale Colombi ha comunque mantenuto immacolata la propria tuta, sono arrivati da sfondamenti del pericoloso Azzi sulla propria fascia sinistra. Forse è anche questo il motivo, oltre al giallo, che induce Inzaghi a sostituire Pierozzi con Loiacono all’intervallo. Sta di fatto che si fa subito ammonire anche l’ex Foggia, e da quel lato Azzi inizia a fare quello che vuole. Altri due cross pericolosi prima di quello decisivo, al 65′ da parte di Marsura: Diaw spinge vistosamente Di Chiara prima di incornare vicino al sette, per il vantaggio dei canarini che viene ritenuto regolare.
TANTE PUNTE E POCHI TIRI – Inzaghi attinge dalla panchina gli attaccanti Gori e Santander, oltre ad aver già inserito Hernani e Rivas poco prima dello svantaggio. Ma sembra di assistere al secondo tempo di Terni. L’occasionissima è un destro di prima intenzione da parte di Santander, tiro improvviso che non sorprende Gagno. Il tonfo del Brescia a Bari consente comunque di mantenere la vetta della classifica, per una Reggina che si ferma a quota quattro vittorie consecutive. E adesso testa al derby di sabato 8 ottobre contro il Cosenza al “Granillo”.
MODENA – REGGINA 1-0
Rete: 65′ Diaw
MODENA (4-3-1-2): Gagno; Coppolaro (79′ Panada), Silvestri, Pergreffi, Azzi; Magnino, Gerli (79′ De Maio), Armellino; Tremolada (55′ Marsura); Diaw (75′ Bonfanti), Falcinelli (55′ Giovannini). A disposizione: Seculin, Ponsi, Oukhadda, Renzetti, Piacentini, Duca, Mosti. Allenatore: Tesser.
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi (46′ Loiacono), Cionek, Gagliolo (80′ Santander), Di Chiara; Fabbian (67′ Gori), Crisetig (63′ Hernani), Majer; Canotto (63′ Rivas), Menez, Cicerelli. A disposizione: Ravaglia, Bouah, Camporese, Giraudo, Liotti, Lombardi, Ricci. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Marcenaro di Genova
Ammoniti: Pergreffi, Pierozzi, Gerli, Loiacono, Gagliolo, Armellino