“Dall’autonomia regionale la Calabria ha solo da guadagnarci perché si danno piu’ poteri a sindaci e governatori che così potranno gestire meglio alcune competenze”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini parlando questa sera a Crotone ad una iniziativa elettorale. “Penso – ha aggiunto Salvini – ai beni culturali che adesso dipendono dallo Stato centrale e in Calabria come in Puglia e come in Campania sono abbandonati. Ecco una gestione diretta delle ricchezze e delle bellezze della cultura creerebbe lavoro e soldi che rimangono sui territori. L’autonomia premia chi governa bene, non toglie niente a nessuno”.
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“La Calabria ha bisogno di investimenti: penso alla strada statale 106 ma penso anche al ponte sullo Stretto di Messina per unire Calabria e Sicilia”, ha proseguito il leader della Lega da Crotone, aggiungendo che “la Calabria ha bisogno di fare la lotta alla ‘ndrangheta, e da ministro dell’Interno ho dato dimostrazione che volere è potere”.
Quanto ai continui sbarchi di migranti che stanno interessando le coste calabresi, Salvini ha confermato che “al primo Consiglio dei ministri, se vince la Lega, saranno riproposti i decreti sicurezza che hanno già funzionato e funzioneranno: si entra in Italia solo se si ha il permesso di entrare. Non c’è niente da inventare, il ministro l’ho fatto, mi hanno mandato a processo per aver bloccato gli sbarchi e difeso i confini. Non possiamo far sbarcare anche in Calabria, oltre che in Sicilia, migliaia e migliaia di clandestini ogni giorno”.
Rispetto il Reddito di Cittadinanza, Salvini ha manifestato la sua posizione, sostenendo che questo rimanga tale “per chi è senza lavoro, chi rifiuta un’offerta di lavoro invece perde qualsiasi privilegio perché quei soldi vanno usati per creare lavoro. Quindi nessuno propone di azzerarlo perché chi non può lavorare, i minorenni o i disabili, è giusto che venga aiutato dallo Stato, però chi lo prende magari da 3 anni e rifiuta un’offerta di lavoro è irrispettoso che continui a riceverlo”.
Il leader della Lega non ha mancato di rivolgere un appello per le prossime elezioni. “Il premier lo scelgono gli italiani che votano il 25 settembre. Non votano i russi, non votano i cinesi, non votano gli americani. Votano gli italiani, votano i calabresi”. “Il premier – ha aggiunto il leader della Lega – lo sceglie chi ha fame di lavoro, di infrastrutture e di medici calabresi, con tutto rispetto per quelli che arrivano dal resto del mondo”. “Il premier lo sceglie chi vuole il ponte sullo Stretto chi crede nelle energie rinnovabili, ma anche nel nucleare e può scegliere la Lega che vuole azzerare la legge Fornero”, ha concluso.