«Lieta che anche l’opposizione abbia condiviso la mia richiesta sul Consiglio comunale ad hoc. Alla luce delle ultime dichiarazioni rese alla stampa da parte del presidente della Giunta regionale, on. Roberto Occhiuto, aumenta in maniera esponenziale la preoccupazione sul futuro della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro». È quanto scrive in una nota stampa la consigliera comunale Daniela Palaia, consigliera della lista Mò-Fiorita sindaco.
«Quella che sembra, infatti, un’apertura netta sulla possibilità che si dia vita ad una seconda, superflua, analoga Facoltà nell’ateneo cosentino (dando vita ad un conflitto di cui non c’è alcuna esigenza) è la certificazione di come si stia concretizzando l’ennesimo danno alla città di Catanzaro e alla qualità della formazione universitaria in Calabria per un desiderio nient’altro che campanilistico», aggiunge la consigliera e prosegue: «Ecco perché a fine agosto scorso, avevo depositato una richiesta di convocazione di una seduta della civica assise in cui si discutesse apertamente della situazione, alla presenza dei vertici dell’Ateneo e della rappresentanza politica cittadina. E nell’ultimo Consiglio comunale tenutosi nei giorni scorsi avevo anche sollecitato l’opposizione, pur solerte nel rivolgersi alla stampa per parlare dell’argomento, a sottoscrivere proprio quella mia richiesta. Ciò è evidenziato non certo per volontà di apporre alcuna sterile primogenitura sulla vicenda, ma solo per sottolineare come la sottoscrizione congiunta di quell’atto formale avrebbe dato sostanza politica e concretezza ai richiami all’unità al di là degli schemi politici di cui oggi l’opposizione scrive».
«Ciò detto – conclude Palaia – con il solo intento di rimarcare l’esigenza per la città che il Consiglio comunale sia veramente compatto sul tema, prendo atto con vera soddisfazione che quella mia richiesta depositata settimane fa, oggi è stata condivisa in pieno da tutto il Consiglio comunale. Questa ritrovata comunione d’intenti a difesa della città e della sua offerta formativa universitaria è fondamentale perché si alzi finalmente la voce e, se necessario, si facciano anche le barricate contro l’ennesimo tentativo di depauperamento del capoluogo di regione».