“L’affidamento selvaggio ad operatori privati della gestione di importantissimi beni pubblici, peraltro costati milioni e milioni di euro alla collettività rendese, è non solo deprecabile sotto il profilo culturale, ma produce ingenti danni alle finanze del comune. Questo modo di procedere sta già producendo i suoi nefasti effetti con riferimento al complesso dei Campi da Tennis e dell’area mercatale e nulla di buono e di meglio c’è da aspettarsi per la gestione del Parco Acquatico ‘Santa Chiara’, la cui procedura di affidamento in gestione a privati è in itinere. Ma andiamo con ordine.
Il complesso dei Campi da Tennis (composto da 33.000 mq. con sei campi da tennis in terra rossa, un campo in superficie sintetica, un campo di minibasket e minitennis, un campo di calcetto in erba, una piccola palestra attrezzata) è stato affidato in gestione alla Ati Chiappetta Holding srl con la Cima Costruzioni generali per 25 anni, a fronte di un canone di concessione pari a 5.500 euro all’anno a carico del privato. Nel piano economico e finanziario, elaborato dalla Ati Chiappetta Holding srl e presentato al Comune a corredo dell’offerta, i gestori prevedono di incassare in 25 anni 18 milioni di euro, ma l’incasso potrebbe essere anche maggiore. Mentre nei 25 anni di privata gestione, il Comune di Rende incasserà, complessivamente, soltanto la miseria di 137.500 euro. A nostro modesto avviso, la previsione di incasso per le attività che si svolgono presso il complesso del tennis, se da un lato evidenzia il valore della infrastruttura, opera dei riformisti, dall’altro ci consente di affermare che il ritorno economico per il comune è assolutamente risibile, con grave danno per l’equilibrio finanziario dell’ente. Uguale ragionamento, siamo costretti a fare con riferimento alla concessione per sei mesi dell’area mercatale ad una associazione temporanea di imprese che pagherà per l’utilizzo della infrastruttura 1.313 euro al mese. Nella determina di affidamento dell’area mercatale è precisato che la stessa deve essere utilizzata per promozione di eventi, attività di natura culturale, di pubblico spettacolo, di intrattenimento, ricreativo, ludico–sportive, di promozione di peculiarità enogastronomiche, modificando così la destinazione d’uso per cui l’area è stata realizzata. Tra le attività previste sulla predetta area, rientra l’Oktoberfest Calabria, a proposito della quale si registra una dichiarazione del Sindaco di Rende che si aspetta l’arrivo di 250 mila visitatori.
Facendo quattro conti, poiché ogni visitatore spende almeno 15 euro, i gestori della festa dovrebbero incassare oltre 3 milioni di euro. Stando così le cose, è del tutto ovvio avanzare una domanda piccola piccola: ma è concepibile che il comune incassi dalla concessione in uso di una infrastruttura solo 1.313 euro al mese a fronte di un introito presunto per i gestori privati delle attività ivi svolte di ben oltre 3 milioni di euro?
È del tutto evidente, che anche in questo caso il danno per le casse comunali è ragguardevole. La nostra è una associazione politico-culturale che si ispira agli ideali, alla progettualità ed alla capacità realizzatrice delle amministrazioni comunali riformiste che hanno costruito l’immenso patrimonio di proprietà pubblica di cui l’area mercatale, il complesso dei Campi d Tennis, come il Parco Acquatico, sono tra i gioielli più prestigiosi. Ci duole il cuore al pensiero che l’uso di questi gioielli porti soltanto un misero beneficio alla nostra collettività. Questo stato di cose abbiamo il dovere di rappresentare alla pubblica opinione ed a quanti hanno il compito istituzionale di vigilare sul corretto funzionamento delle pubbliche amministrazioni”.