“Quando si parla di diritti le istituzioni devono essere presenti. E noi siamo qui per ribadire la nostra vicinanza e la nostra presenza, perché pensiamo sia importante affermare che il Pride è certamente una giornata di festa, ma anche un modo per rivendicare il diritto ad essere se stessi, testimoniandolo apertamente, senza che questo possa o debba rappresentare un motivo di prevaricazione o addirittura di violenza”. Così il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace questo pomeriggio durante il Pride organizzato da Arcigay per le vie principali della Città dello Stretto.
In migliaia hanno sfilato, a partire dall’area del Tempietto attraverso il centro della Città, su corso Garibaldi, piazza Italia ed infine il Lungomare Falcomatà, verso la scalinata del Waterfront dove la manifestazione si è conclusa. Presenti insieme al sindaco ff della Metrocity Carmelo Versace, anche il il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, il Consigliere metropolitano delegato Filippo Quartuccio, la Consigliera di Parità della Città Metropolitana Paola Carbone e le Assessore della giunta comunale reggina Irene Calabrò e Angela Martino.
“Una giornata di festa – ha affermato il sindaco ff Brunetti durante il corteo – ma anche un momento di riflessione. Purtroppo ancora oggi c’è tanto da fare, sia come società che come istituzioni, per garantire reali diritti e dignità a tutte le persone. Reggio oggi ha dimostrato di essere presente ed inclusiva, di credere fermamente che i diritti vanno tutelati e promossi, a prescindere dall’orientamento sessuale di ognuno”.
“Siamo orgogliosi di partecipare al Pride – ha poi affermato il delegato alle Pari Opportunità della Città Metropolitana Filippo Quartuccio – una iniziativa colorata che punta a riunire quanti si ritrovano nell’affermazione dei diritti. Una comunità importante per il nostro territorio, con la quale le istituzioni collaborano da tempo. Siamo convinti che solo attraverso l’unione e la sinergia con le istituzioni si possa raggiungere l’obiettivo della parità nei diritti delle persone, a prescindere dai loro orientamenti sessuali. Affinchè non esistano mai più episodi di bullismo, di violenza o di prevaricazione. Noi ci siamo”.