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Guerra in Ucraina, la solidarietà di San Luca. Giorgi: “In pochi giorni raccolti 40 pacchi con beni di prima necessità”

“Questo Consiglio Comunale ribadisce con forza la propria ripugnanza verso l‘adozione di ogni forma di violenza e di guerra. Sostenendo e applicando l’art. 11 della nostra Costituzione- che sancisce: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni... l’Amministrazione Comunale e tutto il popolo di San Luca condannano in maniera ferma qualsiasi atto di guerra e ogni violazione del diritto internazionale, esprimendo piena e sentita solidarietà all’Ucraina e a tutta la popolazione civile che rischia di subire in maniera diretta e cruenta le ripercussioni devastanti del conflitto. Perseguire la pace è l’appello del Consiglio Comunale”. Così, durante un intervento nell’Aula consiliare di San Luca, il presidente del Consiglio Comunale, Domenico Giorgi.

“In Italia i gesti di solidarietà verso l’Ucraina non hanno fine: quotidianamente si moltiplicano a dismisura. Anche il nostro paesino non ha esitato a offrire vicinanza e solidarietà all’Ucraina, al suo popolo e ai tanti bambini, atterriti dalla crudeltà del conflitto bellico in atto. Ringrazio con stima la collega Avv. Crisafi, per avere innescato, acceso… impulsi di positività e propositiva solidarietà nel nostro piccolo paese. Le sue parole, gonfie di solidali richieste, appellanti a non rimanere insensibili e inerti al grido di sofferenza e di aiuto dei sofferenti civili ucraini, hanno bucato i confini di ogni apparente refrattarietà e/ o indifferenza, inducendo la collettività sanluchese a muoversi- con diversificati gesti d’aiuto- verso questo popolo dilaniato da una guerra incomprensibile. La

robusta partecipazione alla solidarietà distesa dai sanluchesi acclara la loro naturale propensione all’accoglienza, alla solidarietà, che, ridestate, stanno concretando considerevoli iniziative di supporto e aiuto. Mostra dei sanluchesi, indi, -mediante la condivisione e il dono, senza che si indulga in esasperate esibizioni- il cuore grande, che copre di dignità l’intero paese. Coinvolgendo in una cornice di attiva solidarietà la Scuola, la Parrocchia, le Suore e l’Amministrazione Comunale, all’ avv. Crisafi va riconosciuto il merito di aver azionato, all’interno di San Luca, la fruttuosa macchina degli aiuti da destinare agli ucraini. Il popolo sanluchese si sta mobilitando con determinazione, profondendo impegno considerevole.

In pochi giorni – ha aggiunto Giorgi – sono stati raccolti, infatti, 40 pacchi contenenti: generi alimentari, medicine, vestiario, articoli di cancelleria. Ciascun bambino coinvolto nell’iniziativa solidale intrapresa ha portato un dono da regalare ad un bambino scappato dalla guerra. C’è chi ha regalato anche il proprio pallone preferito; chi la propria bambola. Una bambina ha lasciato in dono, persino, il suo zaino affinché una bambina ucraina, custodendolo, lo usasse per la scuola appena scemato il conflitto; c’è chi ha portato colori e album da disegno, affinché i bambini ucraini, in questa fase cruenta di violenza, non disperdano- disegnando e colorando- la creatività, l’immaginazione e il sogno duramente contristati dalla sofferenza per la guerra . Taluni concittadini si sono, attivati, persino, a impastare e cuocere il pane nelle loro case per rifocillare di benevolenza gli ucraini.

I gesti che ho illustrato sopra sono segnali di amore e speranza. Taluni sono partiti, talaltri stanno partendo dal nostro paesino per- giungendo in Ucraina- riscaldare il cuore, annichilito dal dolore, di tanti bambini e di tante persone sofferenti. Sono gesti sinceri, spontanei e genuini che ci fanno onore, perché palesano la natura solidale di noi sanluchesi. Concludendo: il popolo di San Luca esprime, pertanto, vicinanza e solidarietà a tutto il popolo ucraino. Invita, altresì, altri paesi della locride a non fermarsi nell’organizzazione e conduzione di gesti di condivisione e solidarietà: è necessario, infatti, continuare a dare sostegno, solidarietà e- se e ove possibile – anche ospitalità, al fine di lenire- per quanto possibile- le sofferenze degli ucraini e offrire loro un po’ di speranza”.

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