“E’ l’essere, l'esperienza viva, che determina la coscienza e non, viceversa, la coscienza a originare dal nulla le idee” - Lev Trotsky
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“La comunità che vorrei”: a Reggio Calabria il Piano di Zona diventa un’opera collettiva

Domani martedì 5 novembre alle ore 10.30 nel Salone dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio si terrà una conferenza stampa di presentazione delle iniziative partecipative previste dall’attività di costruzione del nuovo Piano di Zona di Reggio Calabria. All’incontro con la stampa interverranno il Sindaco Giuseppe Falcomatà, l’Assessore al Welfare Lucia Anita Nucera, il Dirigente del Settore Welfare Francesco Barreca, il Portavoce del Forum del Terzo Settore Pasquale Neri ed il Direttore CSV dei Due Mari Giuseppe Pericone.

Ciascuno cresce solo se sognato, recita il verso di una poesia dell’indimenticabile Danilo Dolci. Questo vale anche e ancor di più per le nostre comunità, che sono il nostro bene comune più grande e che possono svilupparsi solo se i loro cittadini condividono pensieri e idee, energie e azioni, per realizzare una comunità il più possibile vicina a come la sognano.

Da questa ispirazione e da questa visione nasce l’iniziativa “La comunità che vorrei”, che farà tappa in diverse zone del territorio comunale con l’obiettivo di promuovere spazi di ascolto, confronto e ideazione partecipata intorno al Piano di Zona, il più importante strumento di programmazione territoriale, la cui realizzazione introduce cambiamenti significativi nella tradizionale prassi di programmazione delle politiche sociali che guardano al benessere delle comunità.

Perché l’attenzione ai bisogni dei cittadini, in particolare dei soggetti più fragili, le azioni e le strategie da intraprendere e il sogno di una città che abbia a cuore il bene comune, non sono temi esclusivi per gli “addetti ai lavori” o per chi vive un disagio sulla propria pelle, ma riguardano tutti.

Così, a Reggio Calabria, oltre agli incontri più istituzionali e alle riunioni degli appositi tavoli tematici, Amministrazione Comunale, ASP, Forum del Terzo Settore e Centro Servizi per il Volontariato hanno messo in atto un percorso innovativo e sperimentale che punta a promuovere una costruzione partecipata del Piano di Zona, immaginandolo come una grande opera collettiva a cui ognuno potrà contribuire con il suo tocco, con il suo contributo di pensiero.

La Comunità che vorrei, infatti, sarà uno spazio creativo itinerante, che farà tappa in diverse zone della città, con l’allestimento di un singolare Museo, dove i cittadini, accolti e guidati da volontari e operatori, saranno coinvolti in un’attività di partecipazione semplice e leggera, potranno visitare alcune opere sociali già realizzate e soprattutto potranno trasformarsi loro stessi in artisti, contribuendo con le loro idee e la loro creatività a quell’Arte del Noi che fonda e fa crescere ogni comunità.

Quattro le tappe previste nei quattro giovedì di novembre:
– il 7 a Catona presso la sede dell’Associazione Nuova Solidarietà,
– il 14 a Modena Ciccarello presso la Palestra della Scuola Telesio,
– il 21 al Palacolor di Pellaro,
– il 28 nel centro storico presso la Galleria di Palazzo San Giorgio.

Per ogni tappa la partecipazione sarà possibile tra le 17:00 e le 19:00 e richiederà circa 15 minuti. L’ingresso è libero e aperto a tutti i cittadini.

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