“Il tema dei movimenti neofascisti e neonazisti nel nostro Paese è stato oggetto di un articolato confronto voluto dall’Anpi sezione Condò presso la libreria Open.
Lo spunto è stato dato da libro “Cattive compagnie – neofascisti, istituzioni, politica. I casi eclatanti degli ultimi anni”” che, di questo scenario, ha tracciato una mappa ed un profilo socio-politico a livello nazionale”. Così si legge in una nota diramata da ANPI Reggio Calabria.
“Il panorama descritto nel testo ha offerto l’opportunità di fare un focus sulla declinazione locale del fenomeno che trova rappresentanza soprattutto in alcuni movimenti oltre che nella presenza di formazioni ormai note come “Casa Pound” soprattutto.
A Reggio l’estrema destra eversiva è andata a braccetto, ormai è storia, con la masso-ndrangheta; lo ha fatto, d’altronde, in progetti criminali che hanno condizionato la vita politica e sociale italiana.
Al contempo sembra che si voglia far passare il fenomeno come una nota di “folklore” o, peggio ancora, come solite “ragazzate”; i fatti, tuttavia, disconoscono completamente questa leggerezza ed apparente ingenuità denunciando iniziative, “azioni” e attività con un profilo che si pone al di fuori del campo della legalità e della legittimità di autodeterminazione politica costituzionalmente garantita”.
“Scene di ragazzi (giovanissimi) incappucciati che omaggiano fascisti, falangi neonaziste nazionaliste o personaggi cari al nazismo – prosegue la nota; comportamenti e modalità squisitamente paramilitari e sfoggio di richiami chiari a metodi violenti e criminali.
Malgrado, negli anni, molte siano state le denunce e le segnalazioni (anche di fatti gravi) ad oggi si registra una grave “assenza” da parte degli Organi preposti che avalla, indirettamente, il radicamento di questi movimenti e lo sdoganamento di una pericolosa propaganda seguita sempre da comportamenti fattivi e concreti che oltraggiano i princìpi fondanti della nostra Costituzione; nata, ricordiamolo, dalla Resistenza e dalla sconfitta del nazifascismo.
L’Anpi si sta già muovendo, anche a livello nazionale, per informare l’opinione pubblica sui mille volti del neofascismo-mascherato che si è riorganizzato infiltrando o fondando associazioni culturali o di volontariato, escursionismo o solidarietà, animalismo e ambientalismo; salvo poi far emergere sempre la sua natura “nera” legata ai devastanti e crimini efferati posti in essere contro popolazioni libere e sovrane (all’estero) o internamente contro ogni sorta di oppositore. Crimini ormai riconosciuti e condannati a livello mondiale”.
“Nella nostra città – conclude l’ANPI – l’escalation e la deriva verso fenomeni pseudo-politici di questo genere segue quella nazionale che ha visto i suoi peggiori risvolti nei gravi fatti della tentata strage di Luca Traini o nello stesso assalto alla sede della CGIL ad opera di riconosciuti e storici eversivi di destra.
Prefettura, Questura, Magistratura ed ogni Organo preposto alla garanzia ed all’attuazione del dettato Costituzionale saranno chiamati in causa per intervenire in modo chiaro e radicale perché la democrazia e la libertà vanno praticate, senza esitazioni, quali anticorpi di ogni deriva autoritaria e reazionaria.
Fascisti, vecchi e nuovi, e democrazia sono in conclamata antitesi nonché chiaramente contrapposti; nella nostra Repubblica, grazie alla nostra Costituzione, il fascismo è un reato e sempre deve esserlo”.