“Da sabato 11 maggio è ufficiale: il Prc di Vibo Valentia parteciperà alle prossime elezioni amministrative con una propria lista e con un proprio candidato a sindaco.
In questi mesi, abbiamo lavorato sodo per costruire un laboratorio politico e democratico in cui si sono concretizzate idee e proposte con un unico obiettivo: il vero cambiamento di questa città.
Siamo consapevoli delle difficoltà del nostro posizionamento, in contrapposizione al centrodestra e contemporaneamente alternativo al PD ed alla sua coalizione, ma abbiamo sentito l’obbligo morale di fare una scelta politica ben chiara: partecipare con una nostra lista, per offrire ai cittadini vibonesi una vera alternativa politica e programmatica, in coerenza con la linea di pensiero e le lotte che da sempre ci caratterizzano e che rimangono attuali.
Difesa dei beni comuni, dei diritti, del lavoro contro il precariato e la disoccupazione, per l’inclusione sociale e una nuova etica pubblica, in nome di una reale discontinuità. Ed ancora: diritto alla casa, tutela delle fasce più deboli, lotta alla ‘Ndrangheta e alla massoneria, antifascismo e antirazzismo, valorizzazione della scuola e creazione di luoghi dedicati ai giovani, iniziative per favorire gli scambi interculturali, spazi gratuiti per le associazioni, pubblicizzazione dei servizi.
Tutti questi temi sono parte fondante di un programma politico chiaro e ben identificabile che, senza esitazione alcuna, vogliamo provare ad offrire alla cittadinanza vibonese.
Come da nostro costume politico-culturale, crediamo nel rispetto della pluralità di idee e posizioni, base essenziale della democrazia; auspichiamo perciò un confronto aperto e leale con tutte le forze in campo, senza bassezze e rancori che mortificano la Politica e ne compromettono la grande funzione civile.
Dobbiamo garantire ai cittadini vibonesi le condizioni ottimali affinché tornino a credere nell’importanza del voto, libero e non condizionato, per operare scelte serene e ponderate, con l’obiettivo di un vero cambiamento, nella convinzione che un’altra Vibo è possibile”.