Si è svolto presso la Biblioteca Arnoni, interna al Tribunale di Cosenza, l’evento formativo dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani della Sezione distrettuale di Catanzaro, dal titolo “La violenza domestica, di genere e sui minori, tra allarme sociale, Codice rosso rafforzato e Riforma Cartabia del processo”.
L’appuntamento, patrocinato dal sindacato di Polizia SIULP, è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Cosenza con il rilascio di 3 crediti formativi per gli avvocati.
Focus dell’incontro è stato il “Codice Rosso Rafforzato”, entrato in vigore il 30 settembre 2023, che ha introdotto modifiche alla legge del 2019 relative alle misure contro la violenza domestica e di genere, soprattutto rispetto al ruolo del pubblico ministero.
Ad aprire i lavori del seminario è stata la Presidente della Sezione distrettuale dell’AMI di Catanzaro e componente del Direttivo Nazionale dell’AMI, l’avvocato Margherita Corriere, a cui si è affiancato il contributo del componente del Direttivo Nazionale SIULP, Luciano Lupo, che ha espresso tutte le sue perplessità in ordine all’assenza di strumenti e strutture adeguate per contrastare un fenomeno in costante aumento, invitando l’AMI a proseguire insieme nel lavoro di promozione sociale nelle scuole dei valori civili di convivenza e rispetto reciproco.
A dare man forte a quanto affermato nel corso dell’introduzione alla trattazione della giornata è stata l’avvocata Luigia Barone, referente dell’associazione CO.ME.TE per Catanzaro e Vibo Valentia, che si è soffermata sul tema del divieto di mediazione familiare, nel caso in cui la moglie o compagna abbia subito violenza da parte dell’ex partner, per come dettato dalla Riforma Cartabia, che ha provveduto a dare piena attuazione alla Convenzione di Istanbul: ed è proprio nel punto 1 dell’art. 48 che la Convenzione di Istanbul vieta la mediazione familiare nei casi di violenza e il ricorso a qualsiasi altro procedimento di soluzione alternativa delle controversie.
L’avvocata Luigia Barone è stata nominata Socia Onoraria del Distretto AMI di Catanzaro, visto l’impegno profuso quotidianamente dalla stessa a tutela delle donne e dei soggetti fragili contro ogni tipo di violenza.
Importante l’invito all’attenzione di temi fondamentali per una società civile che si ritiene tale, che ha rivolto la Presidente dell’Associazione ANIMED e conduttrice della trasmissione televisiva LIBERA, Cinzia Falcone, che si batte da sempre per la tutela delle donne vittime di violenza e per una concreta e autentica prevenzione.
È stata poi la volta dell’avvocato Federica Candelise, Responsabile GiovAMI per il Distretto di Catanzaro, che ha approfondito il tema del maltrattamento in famiglia, declinando quanto previsto dalla normativa vigente.
Ne è seguito un ampio dibattito tra i relatori, tutti concordi nel stimolare le istituzioni ad attivarsi con un maggiore impegno rispetto ad un fenomeno che non sembra trovare sosta.
A concludere il convegno formativo, moderato dall’addetto stampa della Sezione Distrettuale di CZ-CS, Valerio Caparelli, è stato lo psicoterapeuta e Dirigente psicologo presso il CSM di Mesoraca, Marco Pingitore, che ha denunciato tutte le difficoltà tecniche e strutturali che si evidenziano nel corso dell’incidente probatorio che coinvolge le vittime di violenza, specie quelle più vulnerabili.
In base al nuovo provvedimento, il PM deve ascoltare la persona che ha denunciato i fatti entro tre giorni dalla ricezione della sua denuncia o querela.
In caso negativo il Procuratore della Repubblica ha il potere di togliergli il caso e di assegnarlo a un altro Pubblico Ministero: la finalità di questa azione è quella di velocizzare le indagini e rendere ancor più ridotti i termini di operatività del Codice Rosso, al fine di garantire una risposta più rapida e adeguata ai casi di violenza domestica e di genere.