di Roberta Mazzuca – Siglato questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, un importante protocollo d’intesa tra l’Università della Calabria e il Comune di Cosenza, rappresentati rispettivamente dal rettore Nicola Leone e dal sindaco Franz Caruso. La collaborazione, che vedrà l’istituzione di tavoli tematici ed il supporto delle competenze tecnico-scientifiche dell’Unical, abbraccerà diversi ambiti: promozione delle imprese, del commercio, dell’artigianato, delle attività produttive, dei servizi. Altri settori interessati saranno protezione civile, mobilità sostenibile, trasporti e infrastrutture. Ancora, smart-city, servizi demografici, politiche di trasparenza e partecipazione, innovazione tecnologica e sistemi informativi. Di particolare importanza, poi, la partnership che potrà scaturire tra Comune e Università della Calabria per ciò che concerne la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, i servizi sanitari ai cittadini, la gestione dei beni culturali, e molto altro. Insomma, una collaborazione che abbraccerà molteplici aspetti della vita cittadina e che si propone una lista di obiettivi e traguardi verso i quali incamminarsi mano nella mano.
“Un elenco che fa paura” – afferma il rettore Nicola Leone. “Certo, non possiamo pensare di realizzare tutto in poco tempo, però potenzialmente offriamo piena disponibilità al Comune per stabilire strategie, proporre iniziative, e garantire competenze tecnico-scientifiche”. Un protocollo, in sostanza, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione di buone pratiche volte ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse territoriali per lo sviluppo futuro della città di Cosenza.
Saranno il professore Giuseppe Guido per il Mobility Managament, e il professore Raffaele Zinno per l’Ambiente, i due principali responsabili delegati dal Rettore, mentre per il Comune di Cosenza il sindaco Caruso ha individuato, come responsabili dell’attuazione del protocollo, la dottoressa Caterina Savastano e la dottoressa Concetta De Paola. La sottoscrizione di questa positiva sinergia avrà una validità di quattro anni.
“L’Università della Calabria compie 50 anni” – esordisce Leone. “Tra le missioni formative dell’Unical c’è proprio quella di favorire, oltre alla crescita culturale, anche lo sviluppo socio-economico del territorio. Sin dal mio insediamento ho deciso di dare particolare attenzione a questo aspetto”. Un elemento che il Rettore definisce “terza missione”, dopo quelle di Didattica e Ricerca, e che “in un territorio svantaggiato come quello meridionale non è la terza in ordine di importanza, ma diventa quasi la prima”. In una simile visione, che richiama la stessa cornice fondativa di Beniamino Andreatta, primo rettore dell’ateneo, si inquadra questo protocollo, che consentirà di dar vita ad un confronto aperto in grado di agevolare e supportare la partecipazione ai bandi previsti dal PNRR. “Il PNRR offre svariate possibilità di sviluppo” – afferma ancora Leone – con grandi opportunità di finanziamenti. Il 40% delle risorse dovranno essere destinate al Sud, ma saper cogliere quest’opportunità è davvero difficile”. Ricorda, allora, la proposta di Ecosistema dell’Innovazione che, insieme a tutte le università calabresi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Regione Calabria e la Regione Basilicata, sotto l’attenta guida e regia dell’Unical, “non solo è stata finanziata, ma anche riconosciuta seconda a livello nazionale. Questo dimostra che la Calabria può competere a livello nazionale e internazionale”. Evitare lo sperpero, utilizzare il denaro, gestire i tempi, cogliere le opportunità, azioni fondamentali per sfruttare al meglio le risorse del PNRR: “Nonostante già impegnati nei nostri progetti, dunque, siamo pienamente disponibili a dare supporto all’amministrazione comunale” – conclude il Rettore.
“Il primo passo verso una sorta di integrazione reciproca fra le due istituzioni” la definisce il primo cittadino: “Questa forma di sinergia e collaborazione nel passato difficilmente è stata realizzata. Credo sia fondamentale per la città di Cosenza creare questa interlocuzione diretta con il mondo accademico e universitario, perché è anche un modo di arricchirsi di nuove conoscenze, di nuovi sistemi, procedure, tecniche, per poter realizzare servizi sempre più efficienti per la comunità”. Crescita comune, sinergia tra territorio e università, in nome di “un’azione amministrativa che guarda alle qualità che esistono nel nostro territorio”.
Una collaborazione che oggi viene ufficializzata ma che non è per niente inedita e isolata. Cosenza è, infatti, destinataria e responsabile di un finanziamento da 40 milioni di euro nel CIS, l’Unical ha una fetta dei restanti 50 milioni, per cui ci sarà un momento ulteriore di condivisione molto importante, come precisato in conclusione del suo intervento dal Sindaco: “Dobbiamo utilizzare la scienza e le competenze che esistono nel nostro territorio, in una partecipazione che può sviluppare dal punto di vista politico qualcosa a cui io tengo personalmente tantissimo, cioè recuperare il centro storico, ma anche animarlo. Portare dentro conoscenze, portare dentro gente, portare dentro esperienze. Avere la possibilità di portare nel centro storico una facoltà dell’Università è un sogno che spero possa realizzarsi”.