Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha preso parte all’apertura dei lavori del quinto Simposio internazionale biennale “New Metropolitan Perspectives”, organizzato dal “Laborest” e Unesco MedLab dell’Università “Mediterranea” ed inserito nella programmazione del mese di maggio del Museo archeologico nazionale.
«Questo evento così importante – ha detto Versace – rappresenta una cassa di risonanza all’esterno molto utile per poter supportate i progetti della Città Metropolitana sui vari bandi del Pnrr. In più frangenti, infatti, abbiamo collaborato con l’Università a partire dall’avviso sulla Rigenerazione urbana o su quello che, a breve, ci vedrà impegnati sulla riforestazione di larga parte del comprensorio. Simili collaborazioni, dunque, non vanno banalizzate, ma sostenute e rilanciare perché il Pnrr potrebbe davvero essere l’ultima chance di sviluppo per la nostra area metropolitana».
Entrando nel merito dei lavori del simposio, il sindaco facente funzioni ha parlato di «ritorno ai borghi che, sotto una veste di marketing culturale, può significare tanto per i nostri territori». «È un settore – ha spiegato – fortemente danneggiato dalla pandemia e che, rispetto a due anni fa, ci restituisce uno spaccato completamente diverso. Dunque, le istituzioni non devono essere sorde di fronte al grido d’allarme del mondo universitario che prova, costantemente, a fare uscire in maniera chiara le competenze del territorio».
«È grazie a simposi come questo – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – che possiamo lanciare un messaggio diverso, facendo emergere il ruolo ed il prestigio della nostra Università che non è quella rappresentata, ultimamente, sui giornali. La “Mediterranea”, infatti, può contare su un gran numero di eccellenze e non è corretto vanificare gli sforzi dei tanti che si spendono, quotidianamente, per portare il nostro ateneo ai vertici dei settori di competenza. La Città Metropolitana, quindi, deve stare al vostro fianco e la mia presenza è di gratitudine per quello che state facendo. Ovviamente noi ci siamo e ci saremo sempre».