«Siamo qui per discutere di pensioni, sanità, non autosufficienza e costo della vita», ha detto il Segretario generale nazionale della Federazione Pensionati Cisl, Emilio Didonè, intervenendo ai lavori del Consiglio Generale della Fnp Cisl Calabria. «Il sostegno all’età anziana – ha affermato – non deve essere visto solo come sostegno ai malati o ai non autosufficienti, quanto piuttosto come un insieme di servizi e soluzioni per la vita quotidiana. In questa prospettiva è sempre più necessario rafforzare la capacità del sistema sanitario nazionale pubblico di fornire servizi adeguati sul territorio alle domande di salute della persona al momento del bisogno. Insomma, dare più vita dignitosa agli anni che anni alla vita».
«La sanità, soprattutto per la fascia anziana della popolazione –, ha sostenuto tra l’altro il Segretario regionale della Fnp Cisl, Cosimo Piscioneri, aprendo i lavori – resta un punto dolente in tutta la Calabria, a cominciare dalle carenze della medicina del territorio, nelle guardie mediche e dal conseguente sovraccarico degli ospedali. Si possono anche promulgare leggi, creare strutture come le case di comunità, ma uno dei problemi resta quella della mancanza di personale, del funzionamento del sistema».
«Un altro nodo – ha detto ancora Piscioneri – è quello delle politiche di welfare: le risorse non mancano, ma spesso restano incagliate nei comuni. Bisogna partire da un’analisi dei bisogni non fatta con il “copia e incolla”, tenere conto delle esigenze delle fasce deboli dei cittadini sui diversi territori, soprattutto delle persone non autosufficienti. Chiediamo, inoltre, politiche nazionali e regionali attente al tema dell’invecchiamento attivo».
La presidenza dell’incontro è stata affidata al Segretario generale della CISL calabrese, Tonino Russo. «In una manovra finanziaria ingessata e quasi tutta a debito – ha detto nel corso del suo intervento, in cui ha toccato vari temi sul tappeto –, il senso di responsabilità della Cisl, che privilegia il confronto, ha contribuito a prorogare il taglio del cuneo fiscale, ad impegnare tre miliardi per la sanità e cinque per rinnovare i contratti del pubblico. Altre cose non vanno bene, a cominciare dalle pensioni in uscita e dal mancato recupero dell’inflazione al 100% per tutti i pensionati. Ma la coperta è corta e lo sciopero generale non serve in questa fase anche perché danneggia inutilmente gli stessi lavoratori. servono invece per chiedere di correggere ciò che non va nella legge di bilancio il ragionamento, il confronto e la mobilitazione. E la logica del confronto serve anche a livello regionale sui temi della sanità, del welfare, dell’utilizzo efficace delle risorse per lo sviluppo».
Nel corso dei lavori, un minuto di silenzio è stato dedicato alle vittime della tragedia sulla linea ferroviaria a Corigliano Rossano. Il dibattito ha visto interventi dalle diverse aree della Calabria, dove la FNP e la rete dei servizi Cisl sono punto di riferimento per moltissimi pensionati e per le loro famiglie.